Il Gup del tribunale di Nuoro, Claudio Cozzella, ha accolto la richiesta dei legali dell’ex “primula rossa” del Supramonte Graziano Mesina, oggi in aula, di essere giudicato con il rito abbreviato, nel processo che lo vede imputato come mandante per il delitto di Santino Gungui, assassinato a fucilate nel dicembre 1974 a Mamoiada (Nuoro).
L’accoglimento della richiesta è subordinata alla produzione della documentazione da parte dei legali, Maria Luisa Vernier e Beatrice Goddi, che attesti come Mesina all’epoca dei fatti si trovasse ristretto in carcere e a quale regime carcerario fosse sottoposto. Nella prossima udienza, fissata per il 14 giugno, dopo l’intervento del pm e dei legali di Mesina, potrebbe arrivare già la sentenza. Durante la scorsa udienza il pm Giorgio Bocciarelli aveva contestato all’ex ergastolano davanti al gup anche l’aggravante della premeditazione. Mesina questa mattina si è presentato scortato dagli agenti del carcere di Badu ‘e Carros dove è detenuto. L’ex bandito era finito nei guai a causa di un’intercettazione telefonica nell’ambito dell’inchiesta dei carabinieri per associazione a delinquere, traffico di stupefacenti e altri reati. Il delitto di Santino Gungui era stato commesso nella notte fra il 24 e il 25 dicembre 1974 e all’epoca Grazianeddu era in carcere ma secondo l’accusa sarebbe stato lui a commissionare l’omicidio per punire Gungui del fatto di essersi tenuto dei soldi che avrebbe, invece, dovuto consegnare a uomini di fiducia di Mesina.
