Dalla Romania per riprendere la sposa. Ecco i retroscena del tentato sequestro

Sono tre le persone arrestate dai carabinieri di Sassari dopo il tentativo di rapimento, ieri, di una giovane romena di 20 anni, in pieno giorno, nel centro storico del capoluogo del nord Sardegna. In carcere con l’accusa di tentato sequestro di persona in concorso, sono finiti il marito della ragazza, R.B., anche lui 20enne, suo fratello di 15 anni, e la loro mamma R. M., di 43.

Al marito viene contestato anche il tentato omicidio, per aver cercato di colpire con una coltellata il cugino della ragazza. I tre erano arrivati a Sassari in ‘missione punitiva’ direttamente dalla Romania, per riportare a casa la giovane sposa. Il ventenne – hanno spiegato i carabinieri durante una conferenza stampa – non poteva accettare l’onta di essere stato lasciato dalla moglie, scappata dal suo paese di origine e dalle botte del coniuge, abbandonando anche il figlio di un anno, per cercare rifugio a Sassari, da un cugino. Si sono messi in auto, una Mercedes, portandosi appresso anche il figlioletto, e hanno raggiunto il porto di Civitavecchia. Da lì domenica notte si sono imbarcati sul traghetto per Olbia, quindi sono arrivati a Sassari.

“I tre sapevano perfettamente dove trovare la giovane”, hanno ricostruito il capitano Giuseppe Sepe, comandante della compagnia di Sassari, e il tenente Fabrizio Ricciardi, a capo del Norm. Hanno lasciato l’auto parcheggiata in piazza Sant’Antonio, dove sono arrivati sgommando, con alla guida il ragazzo di 15 anni. Quindi i due fratelli hanno fatto irruzione in un appartamento di vicolo Agnese, davanti alla piazza, dove la 20enne vive ospite del cugino. Hanno messo a soqquadro la casa e hanno trascinato via la ragazza cercando di caricarla con la forza sulla Mercedes. A liberare la donna ci ha pensato un passante, che ha affrontato i due fratelli. Poi l’arrivo dei carabinieri e l’arresto degli aggressori. Il ventenne e sua mamma sono ora rinchiusi nel carcere di Bancali, mentre il 15enne sarà trasferito nel carcere minorile di Quartucciu. Il bambino di un anno è stato affidato alla mamma e a una sua cugina, che per ora restano nell’appartamento di vicolo Agnesa, ma il giudice valuterà se trasferirli in una struttura protetta.

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