Covid, trend sempre in miglioramento. Ma l’Isola è ancora indietro nei vaccini

Prosegue il trend positivo della curva dei contagi da Covid in Sardegna, che sta scendendo ulteriormente da settimane. Ma il percorso, che dovrebbe essere parallelo al tracciamento dei casi, delle vaccinazioni sembra di nuovo subire una forte decelerazione nell’Isola.

Se da un lato la Fondazione Gimbe conferma per la Sardegna il trend in miglioramento rispetto alla settimana precedente per tutti gli indicatori presi in considerazione nel consueto report settimanale, dall’altro certifica dati negativi per la somministrazione dei vaccini che pongono l’Isola al terzultimo posto in Italia. Oltre a questo il ritardo nella partenza della campagna sugli over 80 e i disagi dovuti alla mancanza di informazione sulle modalità delle prenotazioni.

Così l’Isola è da un lato tra le due regioni, insieme al Veneto, nelle quali si sono registrati tra il 10 e 16 febbraio numeri più confortanti rispetto alla situazione italiana. Ma non sono altrettanto confortanti i dati sulla vaccinazione, con la Sardegna al terzultimo posto in Italia.

Nel dettaglio del report i casi attualmente positivi per 100mila abitanti sono 858 contro i 893 della scorsa rilevazione, con una percentuale di incremento dei casi dell’1,7 per cento (2,4% nella precedente). Sono invece 931 le persone testate per 100.000 abitanti, in aumento rispetto agli 893 test fatti nella settimana precedente.

Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (19%) e terapia intensiva (12%) occupati da pazienti Covid-19. Ma l’Isola resta Sardegna terzultima in Italia per somministrazione dei vaccini: la percentuale della popolazione che ha completato il ciclo di inoculazioni (prima e seconda dose) è pari all’1,59 per cento, il 69 per cento delle dosi somministrate, cioè 67.162 su 97.320 consegnate. Dietro l’Isola solo la Calabria e la Liguria (per quanto riguarda la prima dose) e Abruzzo e Calabria (per l’intero ciclo).

La Fondazione Gimbe, inoltre, evidenzia che la percentuale di dosi di vaccino somministrate al personale non sanitario è pari al 20 per cento, mentre è del 75 per il personale sanitario e del 5 per gli ospiti delle Rsa: ancora nessuna dose per gli over 80. L’avvio della campagna per gli anziani sta per cominciare: le somministrazioni scatteranno sabato 20 febbraio nei 28 Comuni del Medio Campidano coinvolti per due giorni nella campagna di screening ‘Sardi e sicuri’.

L’Ats – apprende l’Ansa dal sindaco di Sanluri Alberto Urpi – ha appena inviato ai sindaci gli elenchi degli over ottanta. Tra sabato e domenica dovrebbero essere effettuati 3.500 vaccini. Chi decide di sottoporsi dovrà prima fare il tampone. In caso di esito negativo può scegliere di vaccinarsi. Sei le strutture sanitarie attrezzate: i poliambulatori di Guspini, Sanluri, Serramanna, Lunamatrona, San Gavino e la Casa della salute di Villacidro.

“Sono contento che la Regione abbia scelto di iniziare la campagna di vaccinazione in Medio Campidano”, dice Urpi. Non è altrettanto soddisfatto il sindaco di Villanovaforru Maurizio Onnis, secondo il quale “le cose sono fatte alla garibaldina”.

Infatti, ricorda in un post su Facebook, “l’Ats deve comunicarci (l’avrebbe dovuto fare ieri) quali ultraottantenni sono chiamati al vaccino domenica, poi noi dobbiamo chiamare gli anziani uno per uno per conoscere la disponibilità. Se dicono di sì dovranno venire in palestra e sottoporsi al tampone. In caso di esito negativo, per fare il vaccino dovranno trovare modo di spostarsi a Segariu e affrontare mezz’ora di auto e le curve”. Ma, fa notare Onnis, “gli over 80 notoriamente non sono né atletici, né autonomi nelle trasferte”. E ora, annuncia, “stiamo chiedendo un preventivo per avere a disposizione lo scuolabus”.

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