Covid, focolaio in ospedale a Oristano: 20 contagiati e sette operatori positivi

Una ventina di contagiati tra i pazienti e altri sette casi tra gli operatori sanitari: non c’è pace per l’ospedale San Martino di Oristano. Dopo la buona notizia della riapertura del pronto soccorso il reparto di Medicina chiude per un focolaio, come rivelano i quotidiani sardi.

Già avviate le procedure per effettuare subito i test su tutti i pazienti e sul personale. Ma non solo. Alcuni casi si sono verificati anche in Rianimazione tra pazienti e operatori, mentre i posti letto in pronto soccorso, almeno sino a ieri, erano quasi tutti occupati. Nel frattempo i sindaci del Comitato del distretto socio sanitario di Oristano sono pronti ad una manifestazione a Cagliari per chiedere alla politica regionale maggiore attenzione sui servizi socio-sanitari nel territorio.

Dopo alcune segnalazioni da parte dei cittadini e le notizie sul focolaio, il gruppo dei Progressisti presenta un’interrogazione in Consiglio regionale: “Preoccupa in particolare la situazione del reparto di Medicina – sottolinea Diego Loi, primo firmatario del documento – dove si sono registrati diversi contagi che possono rappresentare un focolaio di diffusione del virus incontrollabile in tutti i reparti”.

“In questa situazione critica -continua il consigliere regionale che è anche sindaco di Santu Lussurgiu – non è concepibile che i parenti dei ricoverati non abbiano notizie sulla situazione dei congiunti nei reparti e addirittura, in alcuni casi, siano venuti a conoscenza della positività dei propri cari a decesso avvenuto mentre gli stessi risultavano negativi al momento del ricovero. Chiediamo all’assessore alla sanità di sapere quale sia la reale situazione all’interno dell’ospedale, se esista il rischio di un focolaio interno in particolare nel reparto di Medicina e quali siano i numeri esatti – incalza – Soprattutto vogliamo sapere quali siano le motivazioni per le quali i familiari delle persone degenti, in particolar modo di quelle decedute, non vengano tempestivamente informati delle condizioni dei propri congiunti: non è una situazione accettabile”.

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