Covid-19, esposto in Procura a Sassari: “Mia madre si è ammalata in una Rsa”

Mesi fa aveva scritto una lettera ai media per raccontare il suo incubo, lei,, R. S., figlia di una 68enne affetta da sclerosi multipla e che “si è ammalata di coronavirus nella Rsa San Nicola di Sassari“. Così è scritto nell’esposto che una donna, assistita dagli avvocato dello Studio 3A Valore, da cui è stata diffusa una lunga nota stampa nella quale viene raccontata la vicenda, così come esposta anche alla Procura di Sassari.

Stando a quanto si legge, nella Rsa di Sassari sono morte una trentina di persone. L’esposto è stato depositato per stabilire se “nella struttura è stato fatto tutto il possibile per tutelare pazienti e operatori sanitari”. La figlia della vittima, nei mesi scorsi, si era rivolta a giornali e tv nella speranza di “poter riabbracciare io nostri cari, perché il coronavirus rischia di diventare presto sinonimo di sterminio”.

La vicenda della donna morta comincia tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo. La 68enne da due anni era ricoverata nella Rsa San Nicola di Sassari.”In quelle settimane, quando la pandemia si sta estendendo, la Rsa chiude le porte ai parenti degli ospiti“. Da allora i contatti tyra mamma e figlia “si riducono a una sola e breve telefonata quotidiana, e le video-chiamate sono possibili solo con l’ausilio del personale della struttura. É proprio durante una di quelle occasioni – è scritto ancora nella nota stampa – che S. R. ha modo di notare come l’operatore sanitario in ausilio alla madre fosse del tutto sprovvisto dei più elementari Dpi, come la mascherina”.

Ancora dall’esposto: “Il 19 marzo la figlia della paziente viene informata, dal personale amministrativo della Rsa, che all’interno della struttura sono stati effettuati quattro tamponi, tre dei quali risultati positivi“. ma i degenti, per l’impossiiblità di essere trasferiti, “sono stati rimasti nella struttura, sebbene in isolamento. Sono le prime avvisaglie di quello che diventerà uno dei più gravi focolai della Sardegna, con giornate drammatiche come quella del 28 marzo, quando si contano cinque morti in ventiquattro ore, o del primo aprile, quando è lo stesso assessore alla Sanità, Mario Nieddu, a comunicare l’esito infausto dei tamponi: 44 positivi sui 55 test effettuati“.

Sempre dall’esposto presentato oggi ai carabinieri: “Dal 19 marzo non arrivano altri aggiornamenti ufficiali da parte della struttura, se si eccettuano le rare comunicazioni, a titolo privato, da parte del personale. La situazione, sempre più preoccupante e insostenibile, spinge S. R. ad attivarsi e inoltrare un primo appello alle Autorità interessate, mobilitando insieme anche la stampa. Dagli altri familiari si apprende poi che la struttura ha modificato la distribuzione di spazi e ospiti, creando tre diverse zone: una rossa che ospitava i pazienti già risultati positivi al Covid-19, una intermedia in cui avrebbero collocato i pazienti che già presentavano alcuni sintomi, e un’altra ‘pulita’ che ospitava i soli pazienti asintomatici, fra cui la mamma di S. R.”. La quale, però, alla fine si ammalòa anche lei.

Il 29 marzo la 68enne viene portata al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata, “per poi essere trasferita nella sezione Covid-19 del reparto Pneumologia delle Cliniche San Pietro. Sembra che la 68enne possa farcela, e le sue condizioni appaiono stabili, tanto che si decide di trasferirla, il 6 di aprile, al Policlinico. Ma lì si registra un nuovo e ulteriore peggioramento delle condizioni, tanto che lo stesso giorno viene ricoverata in Terapia Intensiva dello stesso nosocomio, dove muore la sera del 19 aprile”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share