Costa Smeralda: Sardegna Resorts progetta di realizzare due nuovi hotel

Nuovi alberghi in due siti a basso impatto paesaggistico, nelle adiacenze del Cala di Volpe e nel golfo del Pevero. È quanto vuole realizzare Sardegna Resorts in Costa Smeralda per “puntare al mercato mondiale del turismo congressuale. Non possiamo farlo solo riqualificando l’esistente, ma abbiamo bisogno di utilizzare volumi residui nella zona di Porto Cervo“.

A dichiaralo l’Ad di Smeralda holding e Sardegna Resorts, Mario Ferraro, in audizione davanti alla commissione Governo del territorio, presieduta da Peppino Pinna (Udc), che sta esaminando la nuova legge urbanistica. In un documento consegnato ai commissari vengono dettagliate alcune proposte di modifica al disegno di legge: in particolare viene chiesto che non vengano escluse dagli incrementi volumetrici le strutture ricettive che ricadono nella fascia di salvaguardia dei 300 metri dalla battigia, “quelle ad avere caratterizzato il turismo in Sardegna” e “che necessitano di avere quegli adeguamenti agli standard internazionali di ospitalità, primo fra tutti quello di avere stanze con grandezza idonea agli odierni standard turistici e spazi per attività connesse idonee e ben strutturate quali palestra, saune, centri benessere”.

Secondo Ferraro, c’è la necessità di rendere competitiva la destinazione e, spiega, “le strutture che maggiormente possono competere con le realtà internazionali sono quelle che ricadono nella fascia citata”. Anche il richiamo più forte verso la Sardegna “è esercitato dalle nostre coste”. L’amministratore di Smeralda holding sottolinea che “non si può non considerare che disinteressarsi delle strutture menzionate equivale a ‘non allenare i migliori atleti a disposizione per una competizione sportiva'”.

Dopo aver ricordato che il sistema Costa Smeralda “sfrutta attualmente solo il 5% delle potenzialità che offre la Sardegna”, Ferraro afferma che “per competere con altre località come la Costa Azzurra e Capri, che hanno una stagione di 8-9 mesi l’anno, è necessario diversificare ed ampliare l’offerta e i nostri dati la dimostrano: con gli interventi del Piano casa del 2009 il fatturato è cresciuto di 30 milioni e l’occupazione del 25% ed abbiamo ampi margini di crescita”. Serve però, precisa, “un quadro normativo chiaro e comprensibile. La Qatar Holding è arrivata in Sardegna nel 2012 con molto entusiasmo ma è difficile mantenerlo senza la possibilità concreta di valorizzare l’investimento”. A proposito di investimenti Ferraro ribasce la visione di Sardegna Resort per una programmazione ispirata al profondo rispetto per il paesaggio, confermando un articolato programma che, con una spesa di 120 milioni, punta a riqualificare e ristrutturare il patrimonio esistente con gli obiettivi di allungare la stagione e conquistare nuovi spazi di mercato. Fra le attività previste, la realizzazione di centri benessere, ristoranti concept di alta gamma, l’infrastrutturazione delle spiagge (accessibilità, parcheggi, servizi).

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