“Contratto al ribasso”: protesta dei lavoratori esterni dell’Università Cagliari

I circa 130 portieri e impiegati che lavorano all’Università di Cagliari per la ditta d’appalto esterna Ati Coopservice, che si è aggiudicata il nuovo appalto, sono ancora sul piede di guerra. Dopo il sit-in della scorsa settimana, un nuovo presidio è stato organizzato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per protestare contro un “contratto al ribasso”. “Il nuovo inquadramento, conseguenza di un capitolato che prevede 14 euro lordi all’ora contro i 17,50 del vecchio appalto, porta a una busta paga ridotta di 300 euro netti – spiega all’ANSA Monica Porcedda della Fisascat Cisl – L’Università deve farsi carico di risolvere la situazione che ha creato con l’adesione a Sardegna Cat che non prevede le mansioni svolte da questi operatori. Abbiamo avuto un incontro con la rettrice Maria del Zompo che ha preso l’impegno a verificare possibili strade alternative”. La rettrice, in una nota spiega che “l’Ateneo non ha operato nessun taglio sul budget a disposizione per il servizio, nonostante i tagli subiti a causa del progressivo calo del Fondo di Finanziamento Ordinario”. Inoltre, durante l’incontro, Del Zompo ha dichiarato “che non ci sono alternative legalmente percorribili”, ma si è detta disponibile a valutare proposte alternative insieme ai dirigenti preposti.

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