Confartigianato: la crisi cancella oltre tremila imprese in Sardegna

“Cancellata, chiusa, fallita, in liquidazione, estinta. Trovare 3.069 sinonimi per tutte le imprese artigiane che nel 2012 in Sardegna hanno alzato bandiera bianca, è difficile e doloroso”. Il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna Luca Murgianu commenta così i dati forniti oggi sulle aziende artigiane dell’Isola: più di tremila imprese chiuse, il 7,5% del comparto scomparso negli ultimi quattro anni. “Trovare un perché alle 1.057 imprese (saldo tra chiuse e aperte nel 2012) ‘cancellate’ dalla pubblica amministrazione insolvente, dalla burocrazia devastante, dalle tasse tentacolari e dalla politica inconsistente è altrettanto duro e pesante: questi numeri sono un fallimento di tutto il sistema”, ha aggiunto.

I numeri del rapporto sulla “Demografia delle imprese artigiane nel 2012 e nel lungo periodo”, realizzato dall’Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato che ha elaborato i dati Movimprese-Unioncamere 2009-2012, sono impietosi. Nel 2012, il tasso di sviluppo del comparto artigiano della Sardegna è stato del -2,54% (2.012 iscrizioni, 3.069 cessazioni, -1.057 saldo netto per un totale di 40.098 imprese artigiane). Il tasso di sviluppo cumulato 2009-2012, ovvero il rapporto iscrizioni/cessazioni degli ultimi 4 anni, è del -7,48%. In entrambi i casi, l’Isola é all’ultimo posto delle classifiche nazionali. Pessimi anche i dati del 2012 relativi ai settori manifatturiero, costruzioni e servizi: il primo è calato del 2,69%, il secondo del 3,11% mentre il terzo ha perso l’1,89% delle imprese. Ancora più dura la comparazione dei dati del quadriennio 2009-2012: il manifatturiero ha visto la scomparsa del 9,37% delle imprese, l’edilizia il 7,91% mentre i servizi il 6,01%.

La città con i numeri peggiori è Sassari con -121 imprese (-3,72%). Segue Quartu Sant’Elena con -38 imprese (-2,69%), poi Cagliari -35 (-1,09%), Capoterra -25 (-6,44%), Tempio Pausania -22 (-4,52%), Ittiri -22 (-7,26%), Arzachena -19 (-2,64%), Carbonia -18 (-3,47%), Salargius -17 (-2,84%), Porto Torres -15 (-3,11%), Oristano -15 (-1,97%), Nuoro -10 (-0,98%). In percentuale Ittiri (SS) registra un crollo del -7,26%, segue Tempio Pausania registra un crollo del -4,42%, seguito da Sestu con un decremento del -3,90%.

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