Cleopatra, la svolta per il ponte di Oloè: la Procura ha chiesto il dissequestro

La Procura di Nuoro ha dato il parere favorevole alla riapertura del ponte di Oloè, sulla provinciale Oliena-Dorgali, crollato nel novembre 2013 a causa del ciclone Cleopatra, dove morì l’agente di Polizia Luca Tanzi, una delle 19 vittime della tragica alluvione in Sardegna. Mai riaperto da allora, il viadotto era stato posto sotto sequestro nel febbraio 2017 per motivi di sicurezza. Ora spetterà al Tribunale togliere i sigilli e dare l’ok alla riapertura. La notizia è stata data questa mattina dal sostituto procuratore, Giorgio Bocciarelli, durante l’udienza del processo per frode in pubbliche forniture contro i responsabili della ditta che nel 2014 eseguì i lavori sul ponte. Secondo l’accusa, sarebbe stato usato un materiale diverso da quello previsto nel capitolato d’appalto. Nei mesi scorsi il Tribunale aveva rigettato l’istanza di dissequestro presentata dalla Provincia di Nuoro a conclusione di una serie di lavori per la messa in sicurezza del viadotto. Per i tecnici del Palazzo di giustizia, le opere completate non garantivano ancora la sicurezza del ponte. Oggi la svolta, con il parere positivo della Procura alla riapertura. Nel frattempo, per sopperire ai disagi della popolazione dei due Comuni isolati a causa del crollo, Oliena e Dorgali, la Giunta regionale ha autorizzato la costruzione di un ponte militare provvisorio del tipo Bailey, così come richiesto dai sindaci del territorio.

“È la fine di un incubo per le comunità di Oliena e Dorgali. Il ponte di Oloè verrà riaperto. La notizia non può che essere accolta con entusiasmo”. Così il consigliere regionale della Lega, Pierluigi Saiu, presidente della Commissione Autonomia, commenta il via libera della Procura di Nuoro al dissequestro del ponte crollato durante l’alluvione del 18 novembre 2013. “Finalmente dopo tanti anni di attesa sarà possibile percorrere di nuovo quell’attraversamento – commenta -. È stato un lavoro prudente e silenzioso quello svolto dalle istituzioni interessate. Era un risultato atteso a cui si è lavorato con impegno e determinazione. Per il nostro territorio è un’altra buona notizia che arriva dopo la riapertura della strada provinciale numero 3 e la definizione delle risorse per la progettazione della strada Siniscola-La Caletta. Il ponte di Oloè era sotto sequestro. Non era una situazione facile da risolvere. Sono in corso inchieste delicate ma il lavoro che è stato svolto si è rivelato utile al raggiungimento di questo importante risultato”.

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