Alluvione, i colleghi dell’agente che ha perso la vita: “Luca è sempre con noi”. E la vedova entrerà in Polizia

“Andiamo a vedere se hanno bisogno di noi”, così il collega Mirko Pellino ha ricordato una delle ultime frasi del poliziotto Luca Tanzi prima di morire nel servizio di scorta a un’ambulanza, inghiottito dalla frana sul ponte di Oloè a Oliena, mentre fuori il Ciclone Cleopatra scatenava l’inferno. Oggi a Nuoro, per il primo anniversario dalla morte dell’agente di Polizia, è la giornata dei ricordi e delle celebrazioni: prima una corona di fiori deposta in cimitero dai colleghi di Tanzi in alta uniforme, poi la messa nella chiesa del Sacro Cuore celebrata dal vescovo Mosè Marcia. Il pomeriggio del 18 novembre 2013 Mirko Pellino era insieme a Luca e ai colleghi Gavino Chighine e Gavino Virdis, quando è successa la tragedia. “Quella sera – ricorda Mirko ancora sofferente per i postumi dell’incidente – avevamo finito il nostro turno di lavoro, ma Luca immaginava che c’era qualcuno che aveva bisogno di una mano. Siamo partiti in quattro e siamo tornati in tre. Luca resterà sempre con noi con il suo spirito di generosità e sacrificio”.

Una cerimonia silenziosa e commossa quella di stamattina: in prima fila Annalisa, la moglie di Luca Tanzi e i due bambini della coppia, Francesco e Daniele. A rendere omaggio a Luca tutte le autorità cittadine: il Questore Pierluigi D’Angelo, il comandante provinciale dell’Arma Saverio Ceglie, il Prefetto Pietro Meloni, il capo della Procura di Nuoro Andrea Garau. “Un anno è trascorso da quel terribile giorno – ha detto il vescovo Marcia – ma poco è stato fatto. Ciascuno di noi rifletta e si chieda se ha fatto tutto ciò che poteva fare per impedire che queste tragedie succedano di nuovo”. Niente discorsi per il Questore D’Angelo, solo una frase scandita tra l’emozione: “Il 18 novembre 2013 è stata la giornata più drammatica della mia vita professionale”.

E la moglie di Tanzi entrerà nella Polizia di Stato. Lo hanno annunciato oggi i vertici della Questura di Nuoro. Annalisa Lai, 37 anni, madre di due figli di 12 e 8 anni, aspetta l’espletamento delle procedure burocratiche per l’inizio del suo nuovo lavoro: indosserà la divisa nei ruoli tecnici della Polizia. La donna ha sostenuto una selezione nella quale ha avuto una corsia privilegiata come “vittima del dovere”. Una corsia che lo Stato riserva nella Pubblica Amministrazione alle mogli e ai figli che perdano un familiare in servizio. Annalisa dovrà ora sostenere un corso per l’ingresso in Polizia che comincerà tra qualche giorno.

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