Circuiti e sedati: don Pascal da Villamar arrestato per abusi su minori

Dalle sagrestie ai campi estivi parrocchia: questi i luoghi ideali per conoscere e avvicinare ragazzini di età compresa tra i 12 e i 17 anni. E poi l’accusa gravissima, ribadita anche da una testimonianza di una presunta vittima: molestie e abusi sessuali anche grazie alle bevande in cui venivano sciolti sedativi. Gli adolescenti, insomma, venivano drogati. Prima l’amicizia, poi la trappola. Queste le strategie utilizzate secondo gli inquirenti da Don Pascal Manca, 42 anni, ormai ex parroco di Villamar- Medio Campidano. L’incarico gli era stato revocato dall’arcivescovo Arrigo Miglio e i carabinieri, con l’ordinanza di custodia cautelare, lo hanno raggiunto a casa dei genitori, a Nuraminis. Da ieri notte don Pascal è in carcere a Uta, in una cella singola, per violenza sessuale nei confronti di almeno tre minorenni. Secondo gli inquirenti, i fatti sarebbero avvenuti nell’estate 2012 e 2014 a Mandas, pochi chilometri dal paese da cui è stato sospeso. Al momento sono tre gli episodi che vengono contestati al sacerdote.

I fatti contestati. In un caso avrebbe palpeggiato due ragazzini al di sotto dei 14 anni, grazie all’utilizzo di particolari sostanze,  In un altro, avrebbe toccato la pancia e le parti intime di un altro sedicenne. Non solo: al sacerdote infatti viene anche contestato l’invio di foto pornografiche ai minori. Tre episodi ricostruiti dettagliatamente dai carabinieri che nel corso di questi mesi hanno sentito decine di testimoni. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Cagliari Liliana Ledda, sono partite dopo un esposto datato agosto 2013. Un cittadino di Villamar in una lettera dettagliata ha accusato don Pascal Manca – apostrofato con pesanti parole legate alla sfera sessuale – di circondarsi di ragazzini avvicinati durante i campi estivi della parrocchia e poi accompagnati nella sua abitazione. La segnalazione, nonostante fosse stata firmata con un nome di un cittadino risultato all’oscuro di tutto, ha fatto scattare gli accertamenti. Le presunte vittime sono state quindi sentite dagli inquirenti ricostruendo gli episodi. Secondo il Gip Mario Grandesso Silvestri che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, il sacerdote avrebbe potuto ripetere gli stessi reati perché “incapace di controllare i propri impulsi”. E avrebbe anche potuto scappare visto che aveva acquistato un biglietto aereo per Barcellona subito dopo una perquisizione a marzo, biglietto che poi però non ha usato.

I cittadini di Mandas e Villamar, i due paesi dove don Pascal Manca è stato sacerdote sono increduli. In molti hanno fiducia che la vicenda sarà chiarita, altri preferiscono attendere l’esito delle indagini e chiedono a Procura e carabinieri di accertare ogni cosa nel più breve tempo possibile. E mentre un’anziana parrocchiana di Villamar dice che ora ricorderà don Pascal nelle sue preghiere, il sindaco di Mandas, Umberto Oppus, parla di un “fulmine a ciel sereno” e assicura di avere piena fiducia nella magistratura, ma non manca di sottolineare che il suo paese non merita un palcoscenico mediatico di questa portata.

Don Pascal Manca dovrà presentarsi sabato mattina davanti al Gip del Tribunale di Cagliari, Mauro
Grandesso, per l’interrogatorio di garanzia. Difeso dall’avvocato Luigi Concas il sacerdote sarà sentito anche dal sostituto procuratore Liliana Ledda, titolare delle indagini.

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