Insoddisfazione di Cgil, Cisl e Uil della Funzione pubblica dopo la riunione con Ugo Cappellacci e l’assessore del Lavoro Antonello Liori, in merito ai Centri servizi per il lavoro (Csl), i cui operatori precari si trovano senza contratto dal primo gennaio e da oltre due settimane sono in presidio in viale Trento. I sindacati chiedono ora la convocazione di un tavolo di confronto perché “la riforma e il riordino prevedono tempi lunghi, ma il lavoro e i servizi non possono attendere”. “Nonostante gli impegni presi dalla politica e dal Consiglio regionale sulla vertenza dei Servizi per l’impiego, sono emerse posizioni e proposte che pregiudicano sia la prosecuzione del servizio che la ripresa occupazionale degli operatori – hanno detto Nino Cois della Cgil, Davide Paderi della Cisl e Abderazak Chabaani della Uil -. La vertenza, nei giorni scorsi, sembrava aver preso un percorso in discesa, in base alle norme regionali votate il 6 febbraio, invece la politica ha scelto di inserire elementi di rigidità e impercorribilità di un percorso deciso dal Consiglio regionale: il presidente e l’assessore hanno dichiarato che l’unica strada per la ripresa del servizio e dei contratti, dentro il quadro normativo di riferimento, sarebbe la modifica della legge regionale 20 del 2005, ossia con un nuovo Disegno di legge presentato dalla Giunta nei prossimi giorni”. I Sindacati ricordano che “da una lato Province e Comuni hanno evidenziato numerosi vincoli negativi e dall’altro la Regione in base alla legge regionale 25 (peraltro non impugnata dal Governo) non ha un ruolo passivo o solo di finanziamento del sistema, ma anche attivo, strategico e di fatto sostitutivo”.
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