Centomila persone ancora senz’acqua, prosegue l’emergenza nel Sassarese

Bisognerà aspettare domattina per la fine dell’emergenza idrica e il ritorno alla normalità nel nord ovest Sardegna, dove i rubinetti delle utenze civili, consorzi industriali e consorzio di bonifica sono a secco da tre giorni: una stima di oltre 100mila senz’acqua. Ieri a tarda sera l’Enas ha ultimato i lavori di ripristino della maxicondotta lesionata che alimenta con acqua grezza il potabilizzatore di Truncu Reale, a Sassari. Proprio a Truncu Reale, intorno alle 12 di oggi, è iniziata ad arrivare l’acqua nel serbatoio di accumulo di Enas. Per completare il riempimento saranno necessarie quattro ore. Poi l’acqua potrà essere attinta da Abbanoa che la trasferirà nelle vasche del potabilizzatore, che avranno bisogno di altre 2 ore per riempirsi. Quindi potrà finalmente riprendere l’erogazione in rete, che sarà relativamente più veloce per il ramo Porto Torres-Stintino, dove l’acqua arriva per caduta. Per Sassari e gli altri centri limitrofi, invece, il ritorno alla normalità sarà più lungo. Ad Abbanoa infatti serviranno altre 2 ore per inviare l’acqua e riempire i serbatoi di via Milano, da cui poi viene immessa nella rete cittadina. Considerando che ci sono da mettere in pressione oltre 200 chilometri di condotte che in questo momento sono completamente vuote, i problemi per i sassaresi dovrebbero risolversi non prima di domattina. Intanto per far fronte all’emergenza continua l’impegno della Protezione civile e di Abbanoa con la distribuzione di acqua tramite autobotti.

“Sono rimasto in stretto collegamento anche con gli altri sindaci del territorio che stanno vivendo la stessa situazione, coordinandoci e confrontandoci – spiega il sindaco di Sassari, Nanni Campus – Ho sentito costantemente l’assessorato regionale ai Lavori pubblici, mentre stamattina la prefetta Maria Luisa d’Alessandro ha autorizzato i vigili del fuoco a supportare con le loro autobotti la nostra Protezione civile”. “L’assenza di dichiarazioni – chiarisce infine – non è certo sintomo di assenza di attività. Non inseguiamo sterili polemiche né intendiamo attaccare Abbanoa, che non ha responsabilità in questa emergenza e con cui ci stiamo sentendo costantemente”.

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