Entro maggio dovrebbe arrivare la pronuncia dell’Antitrust europeo sul ricorso presentato dalla Regione Sardegna contro l’aumento delle tariffe praticate dalle compagnie di navigazione per i collegamenti con la Penisola negli ultimi due anni.
Al momento si è chiusa la fase istruttoria e gli uffici hanno inviato alle parti le ‘Conclusioni della fase istruttoria’: un documento in cui, secondo quanto si apprende, si ricostruiscono le fasi e gli elementi probatori del possibile cartello. Il documento avrebbe accolto le tesi contenute nel ricorso della Regione Sardegna contro l’aumento improvviso, in alcuni casi fino all’85%, delle tariffe dei collegamenti marittimi da e per la Sardegna: il cosiddetto caro-traghetti, denunciato dalla Giunta Cappellacci nel 2011.La decisione finale spetta però ora al collegio dell’Autorità, che dovrebbe ascoltare le parti coinvolte
La decisione finale spetta però ora al collegio dell’Autorità, che dovrebbe ascoltare le parti coinvolte intorno a metà maggio nell’audizione finale. Oggi il deputato sardo del Pdl, Mauro Pili, chiede l’intervento del ministro Corrado Passera: “Le convenzioni dello Stato con la Cin devono essere revocate perché sono il risultato di una truffa ai danni della Sardegna con una grave alterazione del mercato. La revoca delle convenzioni deve essere immediata perché altrimenti significherebbe persistere nell’illecito vantaggio per le compagnie di navigazione e della stessa Tirrenia, oggi di proprietà delle stesse che speculavano sulla Sardegna”.