Alla Procura di Sassari i documenti sul post di incitamento all’odio anti-Islam

Non è finita con le dimissioni la vicenda di Giovanna Tedde, l’assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili del comune di Bonorva che venerdì scorso – probabilmente sull’onda dell’emozione per l’attentato terroristico contro il Charlie Hebdo –  aveva postato sulla sua pagina Facebook – poi bloccata – un post delirante nel quale, tra l’altro, augurava ai musulmani un olocausto sul modello di quello degli ebrei. I carabinieri di Sassari hanno infatti acquisito tutto il materiale e lo trasmetteranno alla procura della Repubblica.

La legge 205 del 25 giugno del 1993 (più nota come “legge Mancino”, dal nome del ministro dell’Interno dell’epoca) punisce infatti non solo gli slogan e i comportamenti legati all’ideologia nazifascista ma in generale l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi e nazionali. All’articolo 1 recita:  “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, […] è punito: a) con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi; b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.

Il post dell’ex assessore Giovanna Tedde rientra in queste previsioni? Sarà appunto quanto dovrà stabilire il magistrato. Benché sia rimasto su Facebook per pochi minuti, e la pagina sia stata oscurata quasi subito, la diffusione è stata virale e migliaia di utenti hanno avuto modo di leggerlo. Né, dal questo punto di vista, l’eventuale reato è cancellato dalle scuse e dalle dimissioni presentate nel giro di poche ore al sindaco Gian Mario Senes.

L’intervento della magistratura era stato sollecitato dal deputato di Sinistra ecologia e libertà, Michele Piras il quale ha anche contestato il tentativo di minimizzare del primo cittadino: “Chi incita a questo genere di odio – ha dichiarato il parlamentare  – andrebbe pesantemente sanzionato. Da tutti i cittadini e le Istituzioni (Magistratura compresa)”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share