Piras (Sel): “L’incitamento all’odio non si perdona, intervenga la Magistratura”

“L’incitamento all’odio non si perdona. È vero: siamo un Paese nel quale difficilmente ci si assume le responsabilità di ciò che si dice, ma io penso che non possano esserci attenuanti – e che non lo sia nemmeno la rabbia o il dolore – per chi incita all’odio e allo sterminio, tanto meno se questo supremo esercizio di mediocrità e cretinaggine se lo concede un rappresentante delle Istituzioni (che ricordo essere democratiche e nate dalla lotta al fascismo)”. Con queste parole Michele Piras, deputato sardo di Sinistra Ecologia e Libertà, ha commentato oggi il caso di Giovanna Tedde, assessore alla Cultura al comune di Bonorva, che ieri ha scritto su facebook un feroce post contro i musulmani e poche ore dopo ha rassegnato le dimissioni perché sommersa da polemiche e accuse.

“Perciò se le dimissioni costituiscono un atto dovuto – prosegue la nota di Piras – trovo irricevibile una richiesta di scuse sul genere ‘ciò che ho detto non rappresenta il mio pensiero’ come quelle che ho letto. E trovo intollerabile che il Sindaco di Bonorva, pur condannando provi a minimizzare le responsabilità del suo (ex) assessore.
Troppo comodo così. E troppo falso: perché una frase detta in un momento di rabbia certo può facilmente essere distorta ma rappresenta sempre ciò che intimamente si pensa. E non credo che nessuno di noi, pur fortemente colpito da ciò che accade in Francia in queste giornate terribili, possa mai pensare di prendere di mira una intera comunità religiosa di milioni di persone (chiamando in causa pure i bambini) ed auspicandone lo sterminio. Non è sufficiente quanto detto e non cancella quel post agghiacciante, scritto da un’assessora alla cultura, peraltro molto giovane, di un Paese accogliente e civile come Bonorva, che non merita questo squallore.
Chi incita a questo genere di odio – razziale, politico o religioso che sia – andrebbe pesantemente sanzionato. Da tutti i cittadini e le Istituzioni (Magistratura compresa)”.

 

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