Il Cagliari delude all’Unipol Domus: strappa solamente un modesto pari

Inutile negarlo, alla prima all’Unipol Domus il Cagliari ha steccato, confermando la tradizione negativa che vuole la squadra rossoblù del presidente Giulini mai vincitrice all’esordio in casa. Quella che sembrava una partita abbastanza agevole e propiziatrice di 3 punti da mettere in saccoccia, si è rivelata un ostico banco di prova per la compagine di mister Semplici. Diciamolo francamente e senza stare a girarci attorno, il Cagliari ha deluso tutte le aspettative e poco c’è mancato che ci rimettesse del tutto le penne: alla fine solo un modesto pareggio 2-2.

Si è rivista per lunghi tratti la squadra inconcludente dello scorso campionato (fatta eccezione alla sua parte finale dove il cuore gettato oltre gli ostacoli aveva portato a una salvezza miracolosa), senza personalità, fisicamente in difficoltà davanti agli avversari, povera tecnicamente e senza un faro in grado di illuminare la scena. Solo Nandez e Joao Pedro sono stati all’altezza della situazione, Strootman ha fatto la sua parte ma non determinante anche perché spesso solo in mezzo al campo ad arginare gli avversari in superiorità numerica. Il modulo 3-5-2 schierato da Semplici non ha pagato, ha lasciato anzi spazio e palloni al 3-4-3 di Thiago Motta. La squadra spezzina ha giocato in sostanza “a uomo”, cominciando proprio dai tre attaccanti che hanno pressato i difensori cagliaritani impedendo loro di impostare dal basso. Il pressing ha costretto Godin e compagni a numerosi retropassaggi a Cragno, non esistendo altre soluzioni dettate dal movimento dei centrocampisti. Alternativa i risaputi lanci lunghi nel cuore della difesa avversaria per Pavoletti e Joao Pedro, costretti a giocare spalle alla porta e mai con il bersaglio davanti. Lacune già note che il Cagliari si trascina da diversi anni non avendo validi sfoghi sulle fasce laterali. Se poi domani dovesse venire a mancare, come sembra ormai scontato, anche Nandez, non c’è molto da stare allegri.

C’è ancora molto da lavorare e sicuramente Semplici saprà dove intervenire. In fin dei conti, nonostante la forte delusione per i 3 punti mancati ancora una volta all’esordio in casa e contro un’avversaria abbastanza abbordabile, i lavori sono sempre in corso e c’è da avere fiducia su tecnico e società. Sono gli ultimi sette giorni di calcio mercato, Giulini e Capozucca dovranno fare i salti mortali per adeguare l’organico lacunoso di adesso. Soldi in cassa non ce ne sono e la società non potrà (e non dovrà esporsi) oltre le proprie possibilità. Servirà alta ingegneria creativa di calcio mercato attraverso scambi e prestiti. Solo se si riuscirà a piazzare Simeone (che con la testa è lontano da Cagliari mille miglia già dallo scorso campionato) e ricavare un bel gruzzoletto da reinvestire, potrà essere effettuato qualche acquisto importante. Attenti però alla cessione di Nandez: dovrà portare vantaggi e non indebolire ulteriormente la squadra. Anche se sarà davvero difficile sostituire El Leon.

L.O.

Cagliari
: Cragno; Walukiewicz (Zappa), Ceppitelli (Godin), Carboni; Nandez, Deiola (Pereiro), Strootman, Marin, Dalbert; Joao Pedro, Pavoletti (Simeone). (all.: Semplici).

Spezia
: Zoet; NiKolau, Erlitc, Hristov,; Amian, Maggiore,Bastoni, Ferrer (ferre); Verde (Mirar), Gyasi, Colly. (all.: Motta)

Arbitro: Forneau di Roma 1.

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