Cagliari, presunti abusi a Tuvixeddu: sentenza il 10 maggio. Chiesta la condanna di quattro imputati

La sentenza sarebbe dovuta arrivare oggi, ma il pubblico ministero Daniele Caria ha deciso di replicare alle arringhe dei difensori. Un intervento di pochi punti, nei quali il magistrato ha ribadito le ragioni delle precedenti richieste di condanna. Il 10 maggio controreplica delle difese, poi i giudici si chiuderanno in camera di consiglio per la sentenza. Quattro le richieste di condanna per i presunti abusi commessi a Tuvixeddu, mentre per due imputati era stata sollecitata l’assoluzione. Il pm ha chiesto due anni di reclusione per l’ex soprintendente dei Beni archeologici, Vincenzo Santoni, e un anno e sei mesi per l’archeologa Donatella Salvi. Stessa pena per il dirigente comunale Paolo Zoccheddu, mentre per il funzionario Giancarlo Manis sono stati ribaditi dall’accusa un anno di carcere. Il magistrato si è pronunciato invece per l’assoluzione del costruttore Raimondo Cocco e del direttore dei lavori Fabio Angius.

Al centro dell’indagine, condotta dal pm Caria e dagli agenti del Corpo forestale, ci sono la realizzazione delle fioriere all’interno del parco, ma anche i presunti illeciti legati al voto della commissione Paesaggio col quale fu respinta l’estensione del vincolo archeologico, nonché l’autorizzazione a costruire un palazzo. Santoni è accusato di aver attestato il falso in commissione sostenendo che alcune tombe rinvenute dopo il vincolo imposto nel 1997 si trovassero all’interno dell’area già protetta. In quella stessa seduta, inoltre, il sovrintendente non si era astenuto nonostante la figlia Valeria lavorasse come progettista per conto della Nuova Iniziative Coimpresa, società del gruppo Cualbu che stava realizzando l’intervento a Tuvixeddu.

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