Cagliari, intimidazione al prefetto. Questore: “Daremo risposta forte”

Una lettera di minacce indirizzata al Prefetto, Giuliana Perrotta, è stata trovata questa mattina nella sede della Prefettura in viale Buoncammino a Cagliari. Dentro la lettera un messaggio minatorio e due proiettili. La scoperta è stata fatta dal personale che si occupa delle pulizie che ha subito chiamato il 113. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Digos che hanno avviato le indagini.

Nel messaggio di minacce, si fa riferimento all’ex scuola di polizia penitenziaria di Monastir che la Prefettura sta trasformando in centro di accoglienza per migranti. La stessa scuola di Monastir che l’11 ottobre scorso era stata oggetto di un attentato incendiario. Qualcuno si era introdotto nell’area caldaie e aveva appiccato un rogo e tentato di far esplodere una bombola di Gpl. L’apertura del centro di accoglienza all’interno dell’ex scuola di polizia è fortemente osteggiato anche dai cittadini che hanno anche manifestato davanti alla struttura dove sono in corso i lavori di ristrutturazione.
Il contenuto del messaggio, a poche ore dalla scoperta della busta, è chiaro: cambiare il progetto relativo alla trasformazione della ex scuola di Polizia penitenziaria a Monastir, in Centro di accoglienza per migranti, altrimenti “faremo saltare le palazzine”. La lettera è stata presa in consegna dagli specialisti della Polizia scientifica che si occuperanno di analizzarla in cerca di elementi utili a indirizzare le indagini condotte dalla Digos.

“È un fatto di estrema gravità che non è possibile né assolutamente tollerabile lasciar passare. Ho dato disposizione a tutti gli organi info investigativi ai massimi livelli. Digos e Squadra mobile sono scesi in campo per raccogliere informazioni perché non si può assolutamente tollerare questo atteggiamento, questi comportamenti che nella loro mente servono a intimidire. Non si intimidisce lo Stato”. Così il questore di Cagliari, Danilo Gagliardi, commenta l’intimidazione arrivata questa mattina alla prefetta Giuliana Perrotta e promette una risposta forte e una veloce individuazione dei responsabili. “In questo momento tutti gli organi della polizia e tutte le forze dell’ordine sono vicinissime al nostro prefetto – ha sottolineato il questore – siamo intimamente convinti che troveremo il bandolo della matassa. Daremo una risposta fortissima simile, con i dovuti distinguo, alla reazione che è stata fatta quando c’è stata l’aggressione ai nostri agenti. Quindi sarà un atteggiamento autorevole, forte, determinato e incisivo. Perché non si possono permettere di intimidire gli organi dello Stato e tentare di modificare le volontà tecniche e politiche”. Non è ancora stato accertato se ci sia un collegamento tra l’intimidazione di oggi alla prefetta e l’attentato dei primi di ottobre alla ex scuola. “Dobbiamo accertarlo – ha detto Gagliardi – certo i due fatti sono inquietanti”.

Intanto sono state intensificate le misure di vigilanza per il prefetto. Il questore di sua iniziativa ha disposto nell’immediato e in attesa di ratificazione della riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia, l’intensificazione delle misure di vigilanza.

Le reazioni

Il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, anche a nome di tutta la collettività sarda, ha inviato alla prefetta Giuliana Perrotta una lettera di solidarietà e dura condanna per le minacce che le sono state rivolte. “Nell’esprimere tale sentimento – si legge – sento anche di formularle la solidarietà personale ed istituzionale non in senso generico, ma con la consapevolezza di chi sa che tale grave gesto, che non esprime certamente gli intendimenti del nostro popolo, è un atto rivolto anche contro chiunque conduca le azioni di assistenza verso i migranti e contro le motivazioni di solidarietà e coscienza civile ed umana che sostengono la nostra politica comune per l’accoglienza”. Nella lettera il governatore conferma la volontà di proseguire il percorso intrapreso e ringrazia la prefetta “per l’importante impegno personale ed istituzionale, per il lavoro finora profuso e per la disponibilità a future collaborazioni”.

“Le minacce rivolte al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta sono inaccettabili. Un atto gravissimo che rappresenta un attacco alle istituzioni e ai valori di democrazia e civiltà in esse contenute. Al rappresentante dello Stato la solidarietà e la vicinanza del Parlamento sardo”. Così il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, dopo la lettera di minacce con due proiettili inviata alla prefetta Giuliana Perrotta. “Ciò che sconcerta e preoccupa – sottolinea Ganau – è il contenuto della lettera, un messaggio chiaro e intollerabile che deve vedere le istituzioni unite in una ferma e decisa condanna. Siamo consapevoli del periodo storico che il Paese sta attraversando e delle difficoltà sociali ed economiche che la Sardegna affronta quotidianamente, ma la nostra isola ha una storia che è caratterizzata da grandi esempi di tolleranza, accoglienza e solidarietà”. Il presidente del Consiglio ribadisce l’impegno della Regione sull’immigrazione. “Sta facendo la sua parte – dice – per affrontare il fenomeno, perché questo la storia ci obbliga a fare, e continuerà ad impegnarsi affinché il Governo rispetti gli accordi sulle quote di migranti destinate alla Sardegna, ma non può certo essere messo in discussione il nostro dovere di contribuire all’azione di salvataggio di vite umane e l’impegno a garantire la più adeguata accoglienza ai migranti che sbarcano in Sardegna”.

Anche il presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano, esprime la propria solidarietà al prefetto. “Condanniamo questo ennesimo atto intimidatorio nei confronti di un rappresentante istituzionale dell’Isola – osserva Scano – esprimiamo anche ferma e totale condanna per questo vile gesto”.

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