Monastir, attentato contro il centro accoglienza migranti nell’ex scuola

Attentato incendiario nella notte a Monastir, alle porte di Cagliari: dopo le proteste dei giorni scorsi contro l’apertura del centro di accoglienza per migranti all’interno dell’ex scuola della polizia penitenziaria, qualcuno si è introdotto nella struttura, tentando di incendiarla e farla saltare in aria.

La ricostruzione. L’episodio è avvenuto alle 23,30: gli autori hanno scavalcato il muro perimetrale dell’ex scuola in via Chiesa, e una volta dentro hanno raggiunto prima il locale in cui si trova il centro idrico e l’impianto elettrico, e utilizzando della carta hanno appiccato il rogo distruggendo l’impianto e i cavi. Poi si sono spostati nel locale caldaie, al centro della struttura, provocando con del liquido infiammabile una esplosione. Sul posto è stata anche abbandonata una bombola di Gpl per uso domestico da 15 chili con l’erogatore chiuso che per fortuna non è esplosa. In via Chiesa sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri di Monastir, Dolianova e Cagliari. I pompieri hanno lavorato fino all’1,35 per mettere in sicurezza la struttura. Le fiamme, a quanto pare, si sono spente in parte già prima dell’arrivo dei vigili del fuoco. I militari dell’Arma hanno avviato le indagini sull’episodio.

Lo scenario. Nei giorni scorsi davanti all’ex scuola di polizia penitenziaria era stato organizzato dall’amministrazione comunale e dai cittadini un sit in per protestare contro l’apertura del centro. Erano stati bloccati i mezzi autospurgo impegnati nei lavori all’interno della struttura che la Prefettura di Cagliari sta ristrutturando per ospitare i migranti. La protesta contro la decisione di usare il centro per accogliere i migranti era stata fortemente sostenuta anche dalla sindaca Luisa Murru con un post su Facebook.

Nella mattinata c’è stato un sopralluogo del Prefetto di Cagliari Giuliana Perrotta e dei vertici del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato d’urgenza nell’ex scuola di Polizia penitenziaria di Monastir dopo l’attentato incendiario. La struttura è in fase di ristrutturazione, Perrotta ha voluto verificare di persona i danni causati dal rogo doloso. Il Comitato è poi proseguito in Prefettura a Cagliari.

Manuel Scordo

 

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