Creati nel 2005, i World Superyacht Awards sono tra i premi più ambiti del settore degli yacht di lusso più belli del mondo. A vincere il primo premio sono stati i sardi Francesco Pitea, ingegnere 40enne, e Luca Vallebona, architetto 41enne. Al loro team, sabato scorso a Firenze, è toccato il massimo riconoscimento al mondo per la categoria 40 – 49 metri semidisclocanti.
Vallebona e Pitea, entrambi cagliaritani, vantano una lunga esperienza nell’architettura e nell’ingegneria delle imbarcazioni. Vallebona si è laureato in architettura a Genova e ha collaborato per i maggiori studi di architettura di barche in Italia, mentre Pitea, 40 anni, figlio di Antonio Pitea (ex prefetto di Nuoro e prima questore di Sassari e Cagliari), laureato in ingegneria meccanica a Cagliari, dopo il titolo di studio ha scelto di trasferirsi in Costa Smeralda dove ha lavorato per una rivendita di imbarcazioni. “Ho deciso di lasciare la Sardegna perché ho capito che non ci sarebbero state opportunità per fare carriera”.
“Io e Luca ci siamo incontrati quattro anni fa e, quasi per scherzo, abbiamo iniziato a fare uno schizzo di una barca di 40 metri – racconta Francesco;- dopo un anno e mezzo di studi e progetti abbiamo trovato un primo cliente e fatto costruire la barca nei cantieri ‘Mondomarine SPA‘ di Savona”. Così l’imbarcazione ‘SF40’, disegnata, ingegnerizzata, costruita e consegnata dal team ‘SFL Design’ e ‘SF Yachts’, società di Dubai, è stata presentata al salone di Monaco (il più importante del settore) nell’ottobre del 2015 e al salone nautico di Dubai nel marzo scorso. “Dal momento in cui abbiamo iniziato a far vedere la barca ci siamo resi conto che avevamo riscosso un grande successo”, ha spiegato l’ingegnere sardo trapiantato in Medio Oriente dal 2006 e con una carriera alle spalle da amministratore delegato in due società che vendono imbarcazioni di lusso.
‘SF40’ è un gigante del mare a cinque stelle dotato di ogni comfort per una vita di bordo al top. È composto da cinque cabine (ha delle versioni differenti fino a sette cabine), con due posti letto per ogni cabina, e può ospitare fino a sedici persone. Ha un’autonomia di 4500 miglia nautiche, il che significa che può rimanere in navigazione da Savona a Dubai per quindici giorni senza mai fermarsi. Soprattutto è dotato di due caratteristiche fondamentali: è una delle barche più voluminose della sua categoria 496 gross tonnage, (unità di misura che aiuta i tecnici delle imbarcazioni super lusso a indicare il volume) ed è la prima barca al mondo che ha una cabina armatoriale sul primo ponte, con una vista di 180 gradi sul mare. “Non siamo a conoscenza di altre imbarcazioni della sua categoria così voluminose -ha precisato Francesco Pitea- la particolarità della cabina con vista sul mare di 180 gradi ha sicuramente contribuito alla vittoria della barca”.
Costruita completamente in alluminio,’SF40′ ha ricevuto anche la ‘Comfort Class del Rina‘ (massimo riconoscimento per rumore e vibrazioni a bordo). L’accessoristica è stata fatta su misura per lo yacht, utilizzando la seta di un antico setificio fiorentino ed è stata rivestita con cinque colori di onice diversi (blu, rosa, verde, crema, bianco) e con il marmo pregiato ‘portoro’ nero. Per una questione di privacy, il prezzo è top secret, così come l’acquirente. Attualmente ‘SF40’ si trova in Spagna, ma per chi volesse ammirarla dal vivo dovrà aspettare il mese di agosto quando arriverà in crociera in Sardegna, tra la Corsica e la Costa Smeralda.
Monica Magro
