Cagliari, condannato per omicidio colposo il re dei trapianti di fegato

Fausto Zamboni, primario di Chirurgia generale all’ospedale Brotzu di Cagliari noto come il re dei trapianti di fegato in Sardegna, è stato condannato oggi a dieci mesi di reclusione, con pena sospesa, dal giudice del Tribunale Lucia Perra. La vicenda riguarda la morte di Luigi Melis, 72 anni di Villamar, deceduto nel gennaio del 2007 per una setticemia dopo una serie di interventi per l’asportazione di un tumore gastrico. Secondo il pubblico ministero Maria Virginia Boi, che in aula ha rappresentato le ragioni dell’accusa, le operazioni chirurgiche non sarebbero state corrette, sino al decesso del paziente causato da un’infezione.

Gli avvocati difensori Patrizio Rovelli e Grazia Monni hanno portato perizie e consulenze per dimostrare, invece, le corrette decisioni terapeutiche. Anche in sede di udienza preliminare, i periti nominati dal Gup Ermengarda Ferrarese e quelli della difesa avevano sostenuto la correttezza delle terapie. Di parere opposto, però, i consulenti dell’accusa: alla fine il Gup si era pronunciato per il rinvio a giudizio del famoso chirurgo contestando il reato di omicidio colposo. Oggi la sentenza di condanna di Zamboni, professionista molto noto e apprezzato nell’Isola per aver portato in Sardegna i trapianti di fegato e per l’elevatissima percentuale di riuscita dei suoi interventi. Il giudice ha disposto anche un risarcimento a titolo di provvisionale di circa 100 mila euro, ma quando verranno depositate le motivazioni del verdetto appare scontato l’immediato ricorso in appello dei difensori del primario.

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