Cagliari, al via l’anno accademico. Il rettore: “Solo il 60% diplomati prosegue gli studi”

Niente tasse in più, agevolazioni ed esenzioni confermate per combattere le famiglie colpite dalla crisi. E concorsi e investimenti in vista. Per le assunzioni si tratta di 180 docenti e 16 tecnici amministrativi. Lo ha annunciato il rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, in una conferenza stampa che ha preceduto questa mattina l’inaugurazione dell’anno accademico. Tra le novità, anche la sperimentazione dell’apertura fino a mezzanotte delle biblioteche. Dal rettore un appello: serve una nuova governance per l’azienda mista. “Le incertezze – spiega il prof. Melis – sulla stabilità della governance, i fondi non spesi per il rinnovo tecnologico e per favorire il trasferimento delle cliniche a Monserrato dai locali non più adeguati del San Giovanni di Dio, generano inefficienze organizzative e funzionali che incrementano il disavanzo di gestione a carico della collettività, vanificando i 20 milioni di euro di costo annuo del personale pagato dall’università”. Per quanto riguarda le immatricolazioni – ha spiegato il rettore – si registra una leggera flessione in linea con la tendenza nazionale. Un elemento di preoccupazione. “Solo il 60 per cento dei diplomati si iscrive all’università“, ha detto Melis. Il 13 per cento degli studenti arriva dall’area di Nuoro e dall’Ogliastra, l’11 per cento da Oristano e il 4 per cento da Sassari e dalla Gallura. Dalla provincia di Cagliari arriva il 52 per cento degli studenti. Per quanto riguarda gli investimenti il piano prevede 75 milioni di stanziamenti. Tutto questo in una quadro nazionale molto difficile: “Si assiste quasi passivamente – ha precisato il rettore – al ridimensionamento degli atenei. Nel periodo 2009-3013 il ministero ha ridotto il fondo di finanziamento ordinario da 7,5 a 6,5 miliardi, quello degli atenei sardi passa da 216,9 a 184,2 milioni”.

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