Bimbo segregato in casa dai genitori, c’è un terzo arresto: in manette la zia

Anche la zia è stata arrestata. Sono ai domiciliari da questa estate i genitori dell’11enne segregato dentro la villetta degli orrori nelle campagne di Arzachena. Lo tenevano chiuso nella sua stanzetta e trattato come una bestia ed era stato lui, la notte del 29 giugno a telefonare ai carabinieri per chiedere aiuto dopo essere stato chiuso a chiave nella sua stanza, senza letto, senza luce e con un secchio dove fare i bisogni. Dopo l’arresto dei genitori, l’attenzione si era spostata su una zia, cognata dell’uomo, che era a conoscenza dei metodi disumani adottati dai due nei confronti del bambino. Ora arriva una svolta nelle indagini, su disposizione del gip del Tribunale di Tempio, i carabinieri del Reparto territoriale di Olbia, guidati dal colonnello Davide Crapa, hanno arrestato la donna, accusata dai pm Laura Bassani e Luciano Tarditi di essere l’ispiratrice e istigatrice dei metodi educativi subiti dall’11enne. La donna, difesa dall’avvocato Jacopo Merlini, è stata rinchiusa nel carcere di Bancali, a Sassari.

LEGGI ANCHE:

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share