Si chiamava Alessia Murgia, la bambina di tre mesi morta lunedì mattina a Sassari nella clinica pediatrica ospedaliero-universitaria dove era ricoverata dalla sera precedente. La Procura di Sassari ha aperto un’inchiesta, disponendo il ritiro della cartella clinica e l’autopsia. Intanto i genitori della piccola – Giancarlo di 44 anni e Tiziana Spanu di 35 – puntano il dito contro due infermiere. “Le hanno inserito un ago in vena e il suo cuore fragile ha ceduto”.
La bambina era affetta da una grave cardiopatia congenita, come raccontato da La Nuova Sardegna oggi in edicola. All’ospedale Gaslini di Genova la neonata aveva subìto diversi interventi chirurgici. A fine aprile il ritorno in Sardegna, nella casa di Uri, in provincia di Sassari, dove la famiglia Murgia vive insieme ad altre due figlie, di 8 e 13 anni. Ma nei giorni scorsi le condizioni della piccola Alessia sono di nuovo peggiorate, quindi il ricovero nel reparto di neonatologia. Al momento sul registro degli indagati non ci sono iscritti. Solo con l’autopsia, e quindi con l’accertamento delle cause che hanno determinato la morte della neonata, si potranno chiarire eventuali responsabilità.
Secondo una indagine interna disposta dalla direzione dell’Azienda ospedaliera, non vi sarebbe alcun nesso fra l’arresto cardiaco e il prelievo cui è stata sottoposta dalle infermiere del reparto.
