Bentivogli (Fim): “Caro Alfano, denunci anche me”

La notizia degli avvisi di garanzia recapitati ad alcuni operai della Alcoa ha suscitato un duro commento da parte di Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl.

“Ad alcuni lavoratori Alcoa e indotto stanno arrivando denunce per la manifestazione del 20 settembre a Roma contro la chiusura dello stabilimento – scrive Bentivogli in una nota – Lavoratori che lottano da anni, hanno perso tutto e sono in presidio permanente davanti alla loro fabbrica chiusa da oltre un anno. È noto a tutti che il corteo fu gestito egregiamente dalle RSU che organizzarono un servizio d’ordine per evitare qualsiasi violenza. Sappiamo che la violenza, in qualsiasi forma, non è mai amica dei lavoratori. Dalla mattina due agenti del reparto celere colpivano il servizio d’ordine mentre attraverso i cordoni contenevano i loro compagni di lavoro per una corretta direzione e svolgimento del corteo. L’unico momento in cui il corteo di è scaldato è stato dovuto al comportamento di uno di questi, che avevamo chiesto di allontanare dalla gestione dell’ordine pubblico, in quanto erano ormai le cause dei disordini che comunque non si verificarono”.

Bentivogli chiama in causa direttamente il Ministro dell’Interno: “Caro Alfano, allora non c era il segretario Fiom, come in AST Terni e pertanto abbiamo avuto meno copertura televisiva e ‘attenzione politica’ ma di manganellate ne arrivarono tante e ancor più ingiustificate. E invece della convocazione al Ministero e a Palazzo Chigi, come per AST, ora arrivano le denunce. Vi chiediamo un incontro immediato, scordatevi di far passare i lavoratori Alcoa per delinquenti o visto che ero presente e davanti, inserite anche me tra quelli da denunciare”.

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