In arrivo 667 migranti, pronta a Cagliari la macchina dell’accoglienza

È attesa per questa mattina a Cagliari la nave militare spagnola “Numancia” che porterà nell’Isola 667 migranti soccorsi negli ultimi giorni al largo delle coste libiche: sono 520 uomini, 108 donne e 39 bambini, si trovavano a bordo di due imbarcazioni soccorse dalla stessa nave spagnola e dalla nave Diciotti della Guardia costiera nazionale.

L’organizzazione per le operazioni di sbarco e prima accoglienza è stata avviata ieri con una riunione operativa coordinata dalla Prefettura; i funzionari della Protezione civile e i volontari delle organizzazioni in turno hanno già avviato da ieri le operazioni di carico per il montaggio del campo per l’assistenza ai profughi, con il supporto di una gru dei Vigili del fuoco.

“Siamo pronti ad una nuova prova di solidarietà e ringrazio in anticipo tutte le donne e gli uomini impegnati nel primo sbarco del 2016”, ha affermato l’assessore regionale dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, Donatella Spano. Si tratta del primo sbarco nell’Isola dopo l’inverno, quando le traversate dei migranti dal Nord Africa diminuiscono; ai primi di dicembre scorso era arrivata a Cagliari un’altra nave con a bordo 286 profughi, lo sbarco più consistente si è registrato invece ad agosto 2015 con la Siem Pilot che ha trasportato nell’Isola quasi mille persone. Alcuni si trovano ancora nelle strutture di accoglienza straordinaria approntati dalle Prefetture in tutta la regione, altri sono ripartiti verso altre destinazioni.

Questa mattina al Porto Canale di Cagliari saranno circa 30 gli operatori per l’assistenza allo sbarco impegnati in due turni, sei le unità con radio palmare, due gli elettricisti logisti di supporto. L’Ente foreste invierà un’autobotte con l’acqua potabile. Una seconda autobotte sarà utilizzata per lavaggi e zavorre. Per la prima volta sarà disponibile un mezzo per l’erogazione di bevande calde messo a disposizione da una delle associazioni di volontariato del sistema regionale di Protezione civile.

Dopo le operazioni di identificazione e le visite mediche i migranti saranno trasferiti nelle varie strutture di accoglienza di tutta la Sardegna.

(Foto di Roberto Pili)

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