Alcoa, vertice al Mise con Glencore per la cessione della fabbrica

Ancora un giorno di attesa, poi gli operai ex Alcoa di Portovesme sapranno, forse, se le loro infinite battaglie e la lunga attesa sono state premiate. Oppure se le lotte dovranno ancora continuare. E’ infatti previsto per domani pomeriggio l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra il Governo e i rappresentanti della multinazionale svizzera Glencore nel quale verrà formalizzata la proposta, messa a punto dai tecnici del MiSE, contenente forme e condizioni, soprattutto sul versante delle tariffe energetiche, per poter rilevare lo stabilimento di alluminio della multinazionale statunitense Alcoa.

Un epilogo vissuto dagli operai con la massima apprensione, quasi al cardiopalma. Ieri sera, intanto, il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru, unitamente al coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi, hanno incontrato i rappresentanti dei lavoratori durante il quale il presidente della Regione ha fatto il punto sulla difficile vertenza, non nascondendo un moderato ottimismo per i risultati finora raggiunti. Risultati che si concretizzano sostanzialmente in una proposta che “potrebbe” soddisfare le richieste formulate dalla prima ora, e rimaste sempre invariate, dalla Glencore, ossia una tariffa elettrica in linea con quella media europea con un contratto valevole almeno per dieci anni. Un risultato, forse, che si sarebbe potuto raggiungere con molto anticipo rispetto ad oggi, evitando il massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali con forti aggravi per le casse pubbliche e disagi per le famiglie e il territorio del Sulcis Iglesiente, sfiancato dalla crisi economica. Un fronte, quello del sostegno al reddito, che si presente più caldo che mai. Sono infatti già scaduti i termini per una parte dei lavoratori diretti, i più giovani. Circa la metà della forza lavoro ex Alcoa, poi, perderà la propria mobilità a fine anno. Mentre molti degli operai degli appalti, i meno tutelati, sono in gran parte senza alcun sostegno ormai da quasi un anno. Questa mattina, intanto, durante una diretta TV di RAI News dal presidio Alcoa di Portovesme, la neo sottosegretaria del MiSE Teresa Bellanova, ha dichiarato che il Governo è impegnato per salvaguardare l’industria manufatturiera e quella siderurgica, ivi compresa quella dell’alluminio, perchè l’Italia non può dipendere totalmente dalle produzioni estere. Senza dimenticare l’aspetto qualitativo delle produzioni nazionali che nulla hanno a che vedere con quelle, ad esempio, cinesi anche se il loro costo di produzione è sensibilmente inferiore per via dello sfruttamento in ambito lavorativo. Per quanto riguarda poi le tariffe energetiche, ha aggiunto la sottosegretaria, è necessario che la Comunità Europea intervenga creando ed applicando regole condivise.

Carlo Martinelli

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