Al canile il lavoro è solo per gli uomini. Scatta la protesta: “È discriminatorio”

Un annuncio di lavoro è già difficile trovarlo di questi tempi, ma se il profilo ricercato ha caratteristiche che escludono una grande parte dei possibili candidati, la protesta si leva rumorosa dalle tastiere e sui social network. È successo al Dog Hotel di Assemini che ieri ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un annuncio per ricercare “personale maschile destinato a svolgere attività di accudimento e gestione dei cani, e manutenzione del canile”, si legge nell’annuncio. Tra i requisiti richiesti, a parte il sesso, c’è il titolo abilitativo di educatore, addestratore, o istruttore cinofilo, ma non solo. Bisogna essere residenti obbligatoriamente nei Comuni di Assemini, Elmas, Decimomannu, Sestu, Uta, San Sperate. Nessun altro. Poi l’invito a presentare il curriculum entro il prossimo giovedì 16 gennaio.

È bastato questo e in poche ore centinaia di commenti di aspiranti candidati imbufaliti, la maggior parte donne. “Gravissimo”. “È una selezione discriminatoria”. “È anticostituzionale”. Sono alcune delle frasi ricorrenti. Oltre alle reazioni di uomini che si sentono discriminati perché non residenti nei Comuni strettamente limitrofi a quello della struttura. I gestori del canile sono dovuti intervenire e a poche ore dall’annuncio ne hanno pubblicato un altro dove spiegano le ragioni dei requisiti stringenti.

“Vogliamo precisare che non c’è nessuna discriminazione nei confronti delle donne, ma per la figura che cerchiamo, che non si occuperebbe solo dei cani, sono richieste anche doti fisiche necessarie a diversi lavori di manutenzione del canile, talvolta anche pesanti”, scrivono. “Per quanto riguarda la residenza richiesta, è necessario che sia quanto più possibile vicina al canile per garantire la tempestività di intervento in caso di recupero di animali randagi, feriti o morsicatori, dato che svolgiamo anche questo tipo di servizio”. Poi la precisazione, accompagnata da una bella foto di una ragazza con un cane: “Le figure femminili all’interno della nostra azienda non solo sono presenti, ma ricoprono anche ruoli di rilievo. Infine anche i volontari che operano nelle nostre strutture sono per la maggior parte di sesso femminile”.

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