Larve, locuste, grilli domestici arrivano sugli scaffali dei nostri supermercati. Ma sul fatto che gli insetti possano essere serviti anche sulle nostre tavole nessuno sa praticamente nulla. Forse perchè in Gazzetta ufficiale sono comparsi il 29 dicembre scorso, proprio mentre erano tutti impegnati a smaltire pantagruelici banchetti natalizi.
I quattro decreti autorizzativi sono stati firmati dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, dal Ministero delle Imprese e del made in Italy e dal Ministero della Salute e discendono da altrettanti regolamenti di esecuzione vincolanti per gli Stati Membri.
Scusi, gradisce una larva per antipasto? Sul fatto che l’Italia stia autorizzando l’introduzione di insetti sui banconi dei supermercati e dunque sulle etichette alimentari, nessuno ha proferito verbo.
Eppure, per una questione di regolamento di esecuzione per gli Stati membri, dalla fine di dicembre 2023, anche in Italia sono in commercio prodotti alimentari che contengono gli insetti citati.
Sono quattro: larva gialla, locusta migratoria, grillo domestico e verme della farina minore. Così ora i prodotti possono contenere insetti congelati, essiccati o in polvere come già avviene negli altri paesi dell’Unione europea. Le informazioni sulle etichette dovranno riguardare la tipologia di insetto presente, affiancato dal nome scientifico, “ma anche, per volontà del Governo italiano, con la traduzione in italiano”, ha spiegato Lollobrigida.
Le etichette riporteranno inoltre la quantità di insetti utilizzata e il Paese di origine dell’insetto. Se la locusta, dunque, arriva dall’Egitto, lo troverete precisato sulla confezione del prodotto in vendita sugli scaffali di botteghe e supermercati.
Fra larve, vermi e locuste c’è pure il grillo domestico, anche lui in Gazzetta ufficiale con data 29 dicembre 2023. Il ministro Lollobrigida sperava di poter lasciar fuori dai Decreti di aprile almeno il grillo. Ma l’atteso miracolo non c’è stato.
Ilenia Mura
