Aeroporto Alghero, inchiesta su assegnazione rotte: sei indagati

La Procura di Sassari indaga sulla gestione all’aeroporto di Alghero del bando per la continuità territoriale aerea. Sei gli indagati, come riporta il quotidiano La Nuova Sardegna: Mario Peralda, ex direttore Sogeaal, la società che gestisce l’aeroporto algherese, Marco Di Giugno, direttore Enac Sardegna, Massimo Deiana, ex assessore regionale dei Trasporti, Tudor Zamfir Constantinescu, rappresentante legale di Blue Air, Raffaele Ciaravola, responsabile “marketing aviation” di Sogeaal, e Roberto Mascellaro, manager di Pwc Italia Advisor, incaricata dalla Regione di redigere il bando.

Per Peralda, Di Giugno, Deiana e Constantinescu l’accusa è di abuso d’ufficio: avrebbero “nello svolgimento delle rispettive funzioni, in violazione dei principi di imparzialità, correttezza e buon andamento della pubblica amministrazione, procurato intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale a Blue Air consistito nell’aggiudicarle il bando per la continuità territoriale sebbene non in possesso della documentazione richiesta dal disciplinare di gara” al momento di fare domanda.

Secondo l’accusa, rappresentata dalla pm Cristina Carunchio, l’allora dg dell’aeroporto di Alghero contattava Deiana e Constantinescu “al fine di carpire informazioni”, poi “coinvolgeva direttamente Di Giugno, membro della commissione giudicatrice, per redigere un documento in nome e per conto di Blue Air atto a favorirla nell’aggiudicazione del bando” e “curava i rapporti tra Constantinescu e l’assessorato grazie a forti relazioni interpersonali con Deiana e collaboratori”. Di Giugno avrebbe redatto con Peralda “in nome e per conto di Blue Air, la richiesta di differimento dei termini per il deposito della documentazione amministrativa mancante”.

Deiana avrebbe “agevolato in prima persona la partecipazione di Blue Air al bando per la continuità attraverso l’ausilio alla redazione della domanda”. Constantinescu è “concorrente esterno nel reato commesso da pubblici ufficiali”. Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente è l’accusa per Peralda, Ciaravola e Mascellaro, inoltre, in merito al bando Turismo della Regione Sardegna i contatti coi rappresentanti delle compagnie avrebbero “turbato la procedura aperta informatizzata, suddivisa in lotti, per l’affidamento”. Si sarebbe pianificata “la scelta del contraente in fase di predisposizione della gara, concordando le destinazioni e le somme da erogare per ogni lotto con Volotea, Easyjet, Ryanair e Blue Air, condizionando le modalità di scelta del contraente”.

La replica
“Sono accuse campate in aria”. Così il presidente dell’Autorità portuale della Sardegna ed ex assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, commenta l’inchiesta della Procura di Sassari. “È una storia che non merita particolare attenzione, una cosa vecchia, neanche meritevole di commenti”, ha detto Deiana al quotidiano La Nuova Sardegna che oggi ha pubblicato la notizia dei sei indagati.

In ogni caso, afferma sicuro l’ex assessore, “tutto si chiarirà nelle sedi opportune”. Mario Peralda, ex direttore della Sogeaal, indagato anche per turbativa a proposito del bando Turismo della Regione Sardegna, ha commentato: “in tutta sincerità non riesco a darmi alcuna spiegazione su come i fatti contestati possano essere letti come un reato. Il direttore generale di Sogeaal sa che il bando per la continuità territoriale sta per cadere nel vuoto per assenza di partecipazione dei vettori, sa che questo causerà gravi disagi al territorio e danni alla società per cui lavora e si attiva per cercare di scongiurare questa possibilità, dialogando con le compagnie, al plurale, cercando di superare le loro resistenze e assistendole nel loro iter amministrativo”.

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