Abbanoa, Ugl avvia stato di agitazione: “A rischio i posti di lavoro”

Avviato lo stato di agitazione da parte dei dipendenti iscritti all’Ugl Chimici di Abbanoa. Il sindacato ribadisce la “preoccupazione dei 1400 dipendenti e degli oltre 700 lavoratori delle ditte di appalto, che fino ad oggi hanno garantito, nonostante tutto, il funzionamento del servizio idrico integrato”. Tra le problematiche ancora irrisolte “il pagamento degli stipendi costantemente in ritardo, il mancato rispetto di accordi sottoscritti, la riqualificazione del personale mai portata realmente a termine, la sicurezza operativa negli impianti, la reperibilità, rimodulazione dell’orario di lavoro, flessibilità, ferie, straordinari. C’è poi da segnalare – fa sapere l’Ugl – il lungo processo di riorganizzazione aziendale avviato nel 2012 e non ancora concluso”. La Ugl-Chimici paventa che “le azioni di contenimento della spesa, così come prospettate dall’Azienda, ricadano ancora una volta direttamente sulle tasche dei lavoratori che, in questi anni di crisi finanziaria della società, hanno già pagato un prezzo elevato proprio in termini di sacrifici anche economici”.

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