Scatta un nuovo supplemento di indagine su Abbanoa, la spa del servizio pubblico integrato finita nel mirino della Procura di Cagliari per un buco da 800 milioni. Il pm Giangiacomo Pilia, che in estate ha aperto un fascicolo per peculato e abuso d’ufficio ma ancora contro ignoti, ha decido di verificare i conti dalla società anche dal 2005 al 2008. Finora invece tutte le perizie affidate hanno ricostruito la situazione patrimoniale e finanziaria dal 2008 al 2013.
La decisione del pm ha così slittare la chiusura delle indagini, quindi il probabile invio degli avvisi di garanzia sui quali si parla da mesi. Un fatto è certo: la Procura, ricordano i quotidiani di Cagliari e Sassari oggi in edicola – vuole capire se realmente Abbanoa abbia usato soldi destinati alle infrastrutture per coprire spese correnti. E ammonterebbe a 100 milioni la somma utilizzata con fini diversi rispetto quelli stabiliti per legge.
Non meno importante sembra essere la questione degli incarichi che sarebbero stati affidati senza gara d’appalto, ma anche le consulenze legali. L’indagine della Procura è partita in estate dopo che il revisore legale Michele Caria aveva depositato una relazione di fuoco contro la gestione della società.
