360 milioni di pagamenti ritardati dalla pubblica amministrazione: edilizia e sanità i settori più colpiti

Sono l’edilizia e la sanità i settori più colpiti dai ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione nell’Isola. Le somme bloccate nelle casse degli enti locali sono di 360 milioni, di cui 240 rimasti in cassa (84% comuni, 43% province, 32% Regione) e si sarebbero potuti pagare senza sforare il patto di stabilità. I tempi medi di pagamento dei lavori pubblici per le imprese di costruzioni è di 239 giorni con punte di 24 mesi.

I dati sono stati diffusi dai rappresentanti di Ance, Confapi, Cna e Confartigianato. Secondo le associazioni almeno il 66% delle imprese ravvisa nel Patto di stabilità una delle due cause principali responsabili dei ritardi assieme all’inefficienza della pubblica amministrazione. “Le risorse esistono, ma esiste anche l’incapacità di spenderle – ha detto il presidente di Ance Sardegna, Maurizio De Pascale -. Finora, però, abbiamo assistito a Finanziarie che invece di stanziare spese per investimenti hanno dato soldi per altre questioni”. Nella geografia dei pagamenti degli enti bloccati dal Patto di stabilità al primo posto la Provincia di Cagliari con 136 milioni di euro pari al 38%, segue Sassari con 66 milioni (18%) e Carbonia Iglesias con 57 milioni.

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