2015/Un anno di cronaca. La Sardegna va all’Expo. E i migranti in Sardegna

Il 2015 per la Sardegna è stato l’anno dell’Expo: l’Isola si è mostrata davanti a tutto il mondo con le sue eccellenze nel cibo, nell’arte e nell’artigianato all’interno dell’Esposizione universale milanese. È stato anche un anno ricco di fatti di cronaca tra brutali omicidi, processi e inchieste giudiziarie. In questo mare di brutte notizie ci portiamo dietro anche episodi felici: la solidarietà dell’Isola verso i migranti, la storia dell’infermiere di Emergency guarito da ebola, le straordinarie novità dagli scavi archeologici di Mont’e Prama.

L’anno si apre con un’inchiesta: il 6 gennaio viene svelata una truffa milionaria messa in atto da un’impresa indiana, la Twelve energy, che avrebbe incassato ben 62 milioni di euro per impiantare serre fotovoltaiche a Villasor. Gli avvisi di garanzia arrivano anche a due sardi finiti sotto accusa insieme ai due manager della società indiana. Passano quattro mesi e scoppia in tutta l’isola lo scandalo “Sindacopoli”: una rete di corruzione che coinvolge amministratori locali, imprese, professionisti e perfino tre consiglieri regionali. Dentro la consorteria si maneggiano appalti e soldi pubblici tra cui anche i lavori milionari per la realizzazione della strada Sassari-Olbia: l’inchiesta non è ancora conclusa, finora si contano decine di indagati e milioni di euro di beni sequestrati.

Molti soldi girano quest’anno anche a Olbia: la Qatar Foundation of Endowment stringe un accordo di investimenti in Costa Smeralda e ottiene l’ok per l’apertura di un grande polo ospedaliero e di ricerca, il Mater Olbia, sulle ceneri del vecchio San Raffaele. Il cantiere da un miliardo di euro per il nuovo ospedale è stato aperto il 28 maggio alla presenza del capo del Governo Matteo Renzi, l’inaugurazione del Mater arriverà con l’anno nuovo.

Olbia torna ancora nei titoli dei giornali con la scoperta di una cellula terroristica legata ad Al Qaeda: il 24 aprile un blitz della polizia porta in cella 18 persone sospettate di essere in contatto con organizzazioni vicine ad Al Qaeda, di propagandare la jihad e di aver progettato attentati all’estero. Ci sarebbe anche il Papa nel mirino degli attentatori. Il processo contro 11 presunti terroristi, uno dei primi in Italia sul il terrorismo di matrice jihadista, si è aperto in una Sassari blindatissima lo scorso 17 dicembre.

E a proposito di processi, grande attenzione sul verdetto in primo grado per l’omicidio di Dina Dore, assassinata nella sua casa di Gavoi nel marzo di sette anni fa: il 4 aprile scorso il tribunale di Nuoro ha condannato il marito Francesco Rocca all’ergastolo come mandante dell’omicidio. L’esecutore, il giovane Pierpaolo Contu, era già stato condannato a sedici anni di carcere. Il legali di Rocca ricorrono in appello contro la sentenza su quello che è considerato uno dei crimini più efferati degli ultimi anni.

Ancora aperte invece le indagini sulla morte di Gianluca Monni, giovane studente di Orune freddato la mattina di venerdì 8 maggio mentre aspettava il bus per andare a scuola. Un omicidio scatenato probabilmente da futili motivi che ha sconvolto il paese e non solo: collegato alla morte di Gianluca c’è la scomparsa di Stefano Masala, 28enne di Nule di cui si sono perse le tracce proprio dal giorno dell’omicidio. Secondo gli inquirenti Masala avrebbe guidato l’auto da cui quella mattina scese l’assassino.

Una brutta storia arriva anche da Villamar: il parroco del paese, don Pascal Manca, avrebbe molestato alcuni ragazzini che frequentavano la parrocchia. Pesanti le accuse contro di lui: Manca avrebbe addirittura drogato le vittime, tre giovani tra 14 e 16 anni, prima degli abusi. Ora si trova ai domiciliari, in un convento a Oristano.

Il 2015 è stato un anno di grande mobilitazione popolare: il fronte più numeroso è quello antimilitarista. Cinquecento persone si sono radunate lo scorso 3 novembre a Teulada per la manifestazione contro l’operazione militare ‘Trident Juncture’, un migliaio hanno sfilato a Cagliari per il corteo organizzato dalla Tavola della Pace il 31 ottobre. Il 19 dicembre la protesta si è spostata a Domusnovas, davanti alla sede della Rwm Italia dove si fabbricano le bombe  che negli scorsi mesi sono state spedite dall’aeroporto di Elmas e dal porto canale di Cagliari in Arabia Saudita sollevando un polverone di polemiche. Nulla si muove invece sul fronte del nucleare: la decisione del Governo sul sito che ospiterà il deposito di scorie nucleari, annunciata per l’autunno del 2015, non arriva. Anche la Sardegna era tra le regioni prescelte: l’allerta del movimento No Scorie si sposta quindi all’anno che verrà. Gli ambientalisti si mobilitano attorno all’isola di Budelli: un piccolo prezioso paradiso naturalistico viene venduto all’asta a un imprenditore neozelandese per quasi tre milioni di euro. Ma la proprietà è vincolata: niente cemento sull’isola della spiaggia rosa.

Manifestano nel capoluogo anche i migranti: sono diverse le proteste portate in strada dagli stranieri che vivono al Cara, il Centro accoglienza richiedenti asilo di Elmas. Chiedono condizioni di vita più dignitose e soprattutto vorrebbero poter lasciare la città per raggiungere il nord Europa. Durante il 2015 Cagliari accoglie migliaia di migranti che cercano asilo politico: arriveranno al porto a bordo della nave Siem Pilot con quattro consistenti sbarchi, saranno poi distribuiti negli alloggi temporanei in tutta l’Isola. Tra di loro ci sono moltissimi eritrei in fuga da un paese devastato dalla guerra civile. La macchina dell’accoglienza funziona perfettamente e si mette in moto anche una grande solidarietà gestita dalla Caritas di Cagliari con tantissimi volontari che accorrono al centro di accoglienza straordinario organizzato alla Fiera di viale Diaz.

Ancora sul tema della solidarietà è la storia di Stefano Marongiu, infermiere sassarese che lavora con Emergency: a maggio torna dalla sua missione in Sierra Leone ammalato di ebola. È il secondo caso in Italia, viene ricoverato e curato al centro specialistico ‘Spallanzani’ di Roma, ne uscirà completamente guarito un mese dopo. Marongiu è l’ospite speciale del grande raduno nazionale di Emergency che a fine giugno porta a Cagliari migliaia di persone.

Buone notizie dal mondo della cultura: la nuorese Cristiana Collu, già acclamata direttrice del Man di Nuoro, viene nominata direttrice della prestigiosa Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Novità anche dal cantiere di Mont’e Prama, a Cabras: gli scavi archeologici riportano alla luce frammenti di statue e sepolture ancora intatte. Nuovi tasselli che contribuiranno a ricostruire la storia di uno dei siti più affascinanti e misteriosi di tutta la Sardegna: in tutta l’Isola sono tantissimi i dibattiti attorno al tema e si risveglia nei sardi un grandissimo interesse per la storia antica. È anche l’anno del Giubileo: si aprono anche nell’Isola le porte sante. Oltre a quelle di cattedrali e basiliche si aprono le porte della Misericordia nelle carceri di Alghero e Uta.

L’Expo, infine: l’Isola si mostra al mondo con un padiglione dedicato e una settimana di appuntamenti, tra 11 e 17 settembre, su cibo, cultura, innovazione e benessere. La Sardegna a Milano registra anche un curioso primato: tziu Giuliu Podda di San Sperate è il visitatore più anziano di tutta la manifestazione con le sue 102 primavere.

Francesca Mulas

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