“Delle volte arrivo in dei luoghi proprio quando Dio li ha resi pronti affinché qualcuno scatti una foto”. Questa citazione di Ansel Adams, il più grande paesaggista della storia della fotografia, regala al paesaggio una dimensione che da fisica e visuale diventa spirituale. Il paesaggio assume valori e connotazioni che toccano le radici profonde dell’inconscio, diventa progetto divino.
Anche per Luca Tamagnini, fotografo di luoghi dove il mare è sempre protagonista, il paesaggio ha sempre qualcosa di trascendente: “La natura in scena — dice — è uno spettacolo che fa bene all’anima”. Sarà per questo che nei nostri viaggi c’è una costante ricerca di un paesaggio con cui illuminarsi gli occhi.
Luca Tamagnini, fotografo romano con solide radici in Sardegna, vanta una lunga collaborazione con Folco Quilici. Ha realizzato diversi libri fotografici tra cui una collana di volumi sui mari italiani, tra questi alcuni sono sul mare della Sardegna. L’ultimo suo volume “Sardegna Paesaggio Costiero” ed. Photoatlante ha vinto il Premio Sanremo come “miglior libro del mare” del 2011. Nel 2013 viene premiato da Mimmo Jodice per il Mare Nostrum Awards.
I paesaggi costieri di Luca Tamagnini sono in mostra a Cagliari nella libreria di Via Sulis sino al 30 maggio, con una galleria di immagini tratte dal suo volume pluripremiato. La cornice espositiva è originale ed intrigante. Nel “concept store” di via Sulis 3, specializzato in libri d’arte, di fotografia e d’architettura lo sguardo si sofferma sulle le opere esposte e si allarga, come in un riflesso automatico, alla cornice di meravigliosi libri che affollano gli scaffali proponendo paralleli visivi sempre nuovi ed affascinanti.
Luca Tamagnini espone un lavoro classico in parte realizzato in pellicola, con le mitiche Hasselblad e Fuji 6×17, e in parte con un digitale sempre aderente ad un’estetica analogica. Immagini dove la ricerca formale si fa paesaggio interiore, viaggio in mondi arcaici. Mondi d’acqua e di roccia, di terra e di spazi sconfinati.
La mostra è stata un’occasione per questa breve intervista.
Luca, la tua attenzione di fotografo è concentrata sul mare. C’è un motivo?
Sono nato in Somalia dove i paesaggi familiari erano quelli della costa bagnata dall’oceano. Per me il paesaggio è il mare, in esso ritrovo le mie radici.
Cosa cerchi e cosa trovi nella tua fotografia di paesaggi?
Cerco la bellezza e un senso di appartenenza ai luoghi che custodiscono la mia identità.
Niente è più mutevole del paesaggio, soprattutto quando l’uomo decide di “valorizzarlo”:
Purtroppo la progressiva antropizzazione dei luoghi è un grande problema. A me piace ritornare nei posti, registrarne i cambiamenti, realizzare una sorta di datazione visuale del paesaggio.
Non sono tempi propizi per i libri fotografici…
Si, effettivamente si fa fatica a trovare un editore disposto a rischiare sul fotolibro. Per questo, insieme a mia moglie, ho fondato una piccola casa editrice specializzata, la Photoatlante.
Progetti per il futuro?
Sto lavorando ad un Ebook su Villasimius. Centoventi foto a pieno schermo e sei video in HD per un totale di quasi dieci minuti di riprese. Si sfoglia piacevolmente come un libro tradizionale, a singola pagina orizzontale in un layout fisso ottimizzato per tablet e smartphone a schermo grande. Racconti di viaggio ed esperienze vissute sul mare e sott’acqua nel meraviglioso paesaggio costiero sardo. Villasimius sarà il primo titolo della collana ” Sardegna Mari e Coste” – Ebook fotografico in formato ePub3.
Enrico Pinna
