In Sardegna il 38 per cento dei consumi di energia elettrica sono coperti da fonti rinnovabili. E ciò colloca la Sardegna quasi 5 punti sopra la media nazionale, al 33,7. Il dato è contenuto nel report Sardegna 2015 in cifre, elaborato dall’Ufficio regionale di statistica.
Non è una novità che la Sardegna sia una delle regioni dove è maggiore la produzione di energia da fonti rinnovabili, anche se questo non si è tradotto in ricchezza per l’Isola. Di recente, quando il Pd elaborava il suo manifesto di settore intitolato “Sardegna carbon free“, è emerso che le società che hanno investito sono in gran parte “continentali”, sebbene i sardi sborsino ogni anno 350 milioni di euro per pagare gli incentivi delle energie verdi, inseriti in bolletta alla voce A3.
Fatto sta che nell’Isola la progressione dei consumi da fonti verdi è stata importante: nel 2009, la quota era dell’11,4 per cento e si è arrivati, con una crescita importante, al 33,7 per cento del 2013. Nel 2010 la percentuale era del 15,9; nel 2011 è salita 19 e nel 2012 ancora un aumento al 25,3.
Nel report Sardegna 2015 in cifre sono elencati anche i consumi per abitante. I più ‘spendaccioni‘ sono i galluresi di Olbia con 1.604 kilowatt. Subito dietro i cagliaritani, a 1.593. Distanziati i residenti in tutte le altre province, a cominciare da Sassari dove i kilowatt per cittadino sono 1.345.
Il record del basso consumo ce l’hanno a Lanusei, con 1.106 kilowatt. Appena di più per gli abitanti di Villacidro, a 1.026. Poi: Tortolì 1.168, Nuoro a 1.211, Sanluri a 1.225, Tempio a 1.233, Iglesias a 1.285, Oristano è a 1.316, Carbonia a 1.384. La media nazionale è di 1.186. E qui la Sardegna è diffusamente sopra il valore registrato negli capoluoghi di provincia della Penisola.
Quanto ai consumi per utenza, sempre per uso domestico, il valore più alto è a Carbonia, con 3mila kilowatt. Seguono Cagliari (2.955), Sassari (2.725) e Iglesias (2.722). I più parsimoniosi sono ancora a Lanusei, con 2.068 kilowatt, in linea col dato per abitante. Consumi bassi anche a Tortolì, a quota 2.113. In Gallura, Tempio Pausania è a 2.352, Olbia è a 2.474, Nuoro è a 2.500, Villacidro, nel Medio Campidano, a 2.596, Oristano a 2.639.
