Cagliari, gli abitanti di Stampace: “Il multipiano? Inutile e dannoso”

“Costruire un parcheggio interrato in via Cammino Nuovo? È un progetto costosissimo che non risolverà il problema delle auto nel centro storico. Inoltre siamo seriamente preoccupati per la pericolosità dei lavori”. A rappresentare il punto di vista di alcuni abitanti di Stampace, quartiere interessato dal piano “Sistema coordinato di parcheggi di scambio nel Centro Storico – Parco Del Cammino Nuovo” sono Massimo Aresu e Gigliola Sulis, che da anni abitano nella zona e hanno partecipato a diverse manifestazioni di protesta contro il progetto.

“Durante l’iter di approvazione del bando gli amministratori non hanno pensato di consultare chi abita nella zona – sottolinea Massimo Aresu, insegnante – Viviamo tra Castello e Stampace, due quartieri storici dove il problema delle auto è molto forte. Siamo convinti, e con noi diversi residenti, che attirare altre auto in una zona così delicata non possa che essere dannoso; inoltre il ‘parcheggio di scambio’, come viene definito, non dovrebbe essere costruito fuori dal centro storico? Non dimentichiamo poi che è un progetto irreversibile, che si sta mettendo in atto proprio in un momento in cui si dovrebbe puntare alla mobilità sostenibile e al trasporto pubblico, non finanziare ancora opere per le auto”.

“Che idea ha l’amministrazione comunale del centro storico? A guardare questo progetto sembra che manchi una visione di insieme della città – fa notare Gigliola Sulis, che alterna la permanenza a Cagliari con l’insegnamento di letteratura italiana all’Università di Leeds. “Quale impatto avrà quest’opera, che toglierà 300 posti auto e imporrà a tutti il parcheggio a pagamento, sugli abitanti, sui commercianti, su ristoranti e locali, sull’assetto urbanistico e su quello estetico di Cagliari? Inoltre le case della zona sono già a rischio: in alcune abitazioni si registrano diversi centimetri di dislivello dovuti un’instabilità idrogeologica dell’area. Ci sono già persone  che, in vista di questi lavori così imponenti e invasivi, hanno deciso di mettere in vendita la casa. Crediamo che questo progetto avrà forti effetti negativi sul centro storico”.

F.M. 

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