Scheda rosa per la Camera e gialla per il Senato: la guida al voto del 4 marzo

Sono schede elettorali divise in riquadri quelle del 4 marzo, quando l’Italia va alle urne per scegliere il nuovo Parlamento. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23: subito dopo inizierà lo scrutinio, i cui dati verranno pubblicati in tempo reale sul sito del ministero dell’Interno, man mano che le Prefetture territoriali li comunicheranno al Viminale. Chiusi i seggi, potranno essere diffusi gli exit poll, ovvero le proiezioni sui risultati: sono costruite attraverso interviste a campione fatte fuori dalle urne. Alle Politiche del 2013, però, si rivelarono totalmente inattendibili.

Le schede elettorali saranno due: una per la Camera, di colore rosa; l’altra, gialla, per il Senato. Per votare i nuovi deputati basterà avere 18 anni, mentre ne serviranno 25 per scegliere i futuri componenti di Palazzo Madama, i cui candidati sono per legge over 40 (lo stabilisce la Costituzione).

Sulle schede elettorali della Sardegna ci conteranno dieci riquadri, tanti quanti le coalizioni o i partiti che partecipano alle Politiche 2018 (qui l’elenco completo). Il loro ordine di posizione è stato deciso oggi dall’Ufficio elettorale della Corte d’appello di Cagliari (qui l’aggiornamento).

Sia sulla scheda rosa per la Camera che in quella gialla per il Senato, in ogni singolo riquadro è scritto in alto il nome del candidato unico in corsa nel collegio uninominale. Sotto, invece, si leggeranno i quattro nomi dei candidati nelle liste proporzionali dei singoli partiti, con accanto il rispettivo simbolo. Vuol dire che i riquadri del centrosinistra e del centrodestra saranno più grandi rispetto agli altri, perché includeranno tutte le forze alleate. In quota centrosinistra gli alleati sono Pd, Pd, Civica popolare, +Europa-Cd e Insieme; in quota centrodestra figurano Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega-Psd’Az e Noi con l’Italia.

Si presentano da soli i Liberi e uguali, il Movimento Cinque Stelle, CasaPound, Partito Comunista, Partito del valore umano, Popolo della famiglia, Potere al popolo e Progetto AutodetermiNatzione. Questi riquadri saranno più piccoli perché sotto il nome del candidato unico nel collegio uninominale ci sarà una sola lista plurinominale, sempre con quattro nomi.

Col Rosatellum bis non è previsto il voto disgiunto: le due crocette che gli elettori possono mettere sulle schede elettorali, devono essere sistemate all’interno di uno stesso riquadro. Diversamente il voto è nullo. Nel dettaglio, si può barrare sia lo spazio dove è indicato il nome del candidato nel collegio uninominale sia il simbolo del partito, votando così la rispettiva lista plurinominale. Ma c’è anche la possibilità di mettere la X solo sul candidato dell’uninominale o solo sul simbolo di un partito: nel primo caso il voto andrà a tutta la coalizione e verrà ripartito con metodo proporzionale dopo lo scrutinio; nel secondo caso, invece, si sceglie implicitamente anche il candidato dell’uninominale.

In Sardegna, sulla Camera ci saranno sei schede elettorali diverse, una per ciascuno dei sei collegi uninominali (cerca qui il tuo Comune). Ovvero: Cagliari (Sardegna 01); Nuoro (Sardegna 02); Sulcis (Sardegna 03); Sassari (Sardegna 04); Gallura (Sardegna 05); Oristano (Sardegna 06). Ma c’è anche un’ulteriore differenza: i candidati nelle liste plurinominali di Cagliari, Sulcis e Oristano saranno diversi rispetto a quelli di Nuoro, Sassari e Gallura. Gli uni correranno nella circoscrizione Centro-Sud, gli altri nel collegio Centro-Nord.

Per il Senato le schede saranno tre: una per il Sud (Sardegna 01 e Sardegna 03), una per il Centro (Sardegna 02 e Sardegna 06), l’altra per il Nord (Sardegna 04 e Sardegna 05). Le liste proporzionali, cioè quelle dei singoli partiti, saranno invece identiche per tutti gli elettori dell’Isola perché il listino di Palazzo Madama è unico per l’intera regione.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share