Riordino rete ospedaliera, Arru: “Pronte controdeduzioni per il ministero”

Le deroghe introdotte al decreto ministeriale 70 (la norma quadro in materia sanitaria), “peraltro previste dall’articolo 3 dello stesso decreto, sono state molto significative perché, se avessimo applicato il decreto integralmente, in Sardegna sarebbero sopravvissute solo le grandi e medie strutture, e forse non tutte”. Così l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru (nella foto) questa mattina durante un’audizione in commissione Sanità del Consiglio regionale, sui risultati del tavolo di monitoraggio Stato – Regione sull’attuazione del Dm 70 e della nuova rete ospedaliera regionale. “Sul piano tecnico – ha aggiunto l’esponente della giunta Pigliaru – abbiamo già pronte le controdeduzioni fondate sostanzialmente su alcuni aspetti strategici, dalla nostra proposta di trasformare i presidi sanitari in strutture cui fanno capo diversi stabilimenti, alla tempistica della cura delle cosiddette patologie tempo – dipendenti che, ad appena 3 mesi dall’entrata in servizio dell’elisoccorso, è praticamente dimezzata, oltre alla specializzazione delle strutture in eccesso attraverso un piano di investimenti. Siamo perciò molto fiduciosi sull’esito del confronto – ha concluso Arru – fermo restando che se dovesse esaurirsi questa fase la parola passerà ala politica”.

“Nella sua relazione – si legge in una nota del Consiglio regionale – Arru, dopo aver ricordato che il suo assessorato ha sempre messo a disposizione di tutti i documenti sui rapporti fra Ministero della Salute ed assessorato, ha precisato che “le interlocuzioni in corso riguardano il livello tecnico e sono gestiti dalla rispettive direzioni generali, casomai sono altri che hanno voluto trasferire questo confronto sul piano della politica”. Noi, ha ribadito Arru, “abbiamo sempre agito nel rispetto della legge in un’ottica di leale collaborazione ed anche, nello specifico, per poter accedere ad un finanziamento di 250 milioni destinato alla riqualificazione delle nostre strutture sanitarie”.

Nel lungo dibattito seguito alla relazione di Arru hanno preso la parola i consiglieri regionali Augusto Cherchi del Pds, Daniela Forma, Luigi Ruggeri e Rossella Pinna del Pd, Michele Cossa dei Riformatori, Luca Pizzuto di Art.1-Sdp, Giorgio Oppi dell’Udc, Edoardo Tocco di Forza Italia ed Emilio Usula del Misto.

 

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