Mauro Pili contro tutti: dagli armatori alla “frottola sarda”

“Destra e sinistra sono come i ‘ladri di Pisa’. Complici di Tirrenia e Moby hanno finto di contrastare i padroni del mare ma poi hanno votato per discriminare i sardi e imbrogliarli”. Con questo affondo è partito oggi il tour elettorale a Olbia di Mauro Pili (Unidos), il candidato del Popolo Sardo alle prossime elezioni regionali. Dopo la conferenza stampa davanti al molo Tirrenia del Porto Isola Bianca di Olbia il giro è proseguito allo Stadio Caocci, dove si è svolta la cerimonia per la Brigata Sassari, poi la visita al mercatino rionale e alle 13 al ponte sul Rio Loddone, ancora inagibile dopo l’alluvione del 18 novembre scorso. Il leader di Unidos ha denunciato “le convenzioni scandalo tra Stato e Tirrenia, prevedono che i sardi paghino il 30% in più per 2/3 dell’anno rispetto ai continentali”. Non usa mezzi termini Pili per smascherare quello che definisce ‘L’imbroglio Tirrenia’: prende contributi 72 milioni all’anno e aumenta le tariffe, inoltre – ha ricordato – fra il 2010 e il 2012 Olbia-Golfo Aranci-Porto Torres ha perso circa 2.100.000 di passeggeri”. I costi e le tariffe esorbitanti secondo il leader di Unidos hanno mortificato il sistema turistico della Sardegna. Pili è ritornato su quella che definisce la politica fallimentare del trasporto marittimo sardo: “il clamoroso e preannunciato fallimento della ‘Frottola’ sarda è l’epilogo triste di una Sardegna lasciata allo sbando da una classe politica incapace e al servizio dei poteri forti”. Il candidato governatore rivendica la continuità territoriale e chiede l’istituzione di gare internazionali sul trasporto di persone e merci.

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