Istituita la nuova Agenzia Forestas, ok dal Consiglio: sostituisce Ente Foreste

È ufficiale: il Consiglio ha istituito con legge l’Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente della Sardegna, Forestas, che manda in pensione definitivamente l’Ente Foreste. Il nuovo organismo, che succede in tutto al vecchio, si dovrà occupare del miglioramento, ammodernamento, incremento e maggiore efficienza delle politiche forestali, con particolare riferimento all’innovazione e valorizzazione, anche economica e sociale, del patrimonio naturale e dei beni prodotti. L’Agenzia sarà guidata da un amministratore unico nominato con decreto del presidente della Regione, durerà in carica cinque anni rinnovabili una sola volta e decadrà al centottantesimo giorno dall’insediamento del Consiglio regionale. Non può essere nominato amministratore unico un dipendente dell’Agenzia.

Ancora irrisolta la questione della sede, che il relatore di minoranza della legge, Gianni Tatti (Udc), ha chiesto venga ubicata a Capulongu, nel territorio di Oristano, “per decentrare le politiche forestali”. Ma il suo emendamento è stato bocciato dalla maggioranza di centrosinistra. I due schieramenti si sono invece confrontati sul tema delle sanzioni accessorie alle attività ricettive (alberghi, campeggi e agriturismo), che da oggi rischiano la sospensione della licenza, oltre alla pena pecuniaria compresa tra i 1.000 e i 6.000 euro, in caso di violazione della norma sulle modalità di gestione del materiale combustibile, vegetale e non. Il centrodestra ha chiesto lo stralcio di questa parte dell’articolo 24, mentre, dopo una breve sospensione, il presidente della commissione Governo del territorio, Antonio Solinas (Pd), ha spiegato che “la norma nazionale è ancora più restrittiva di quella regionale”, quindi è stata mantenuta e approvata. Altro nodo, che è stato però rinviato alla seduta del pomeriggio – l’Aula ha già approvato 48 dei 55 articoli della legge – riguarda la definizione di bosco, cioè “qualsiasi area, di estensione non inferiore a 2.000 metri quadrati e di larghezza maggiore di 20 metri, coperta da vegetazione arborea forestale associata o meno a quella arbustiva spontanea o di origine artificiale”. “Su questa base – ha obiettato il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu – anche il mio giardino di casa sarebbe un bosco”.

 

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