Insularità, scontro Soru-Floris sulla battaglia per le risorse

È scontro sula questione insularità tra l’europarlamentare Renato Soru e il senatore di Forza Italia, Emilio Floris, entrambi relatori a Cagliari al convegno “Europa: libertà, prospettive opportunità. Verso la costruzione di un’Italia europea”, presente il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova. Nel suo intervento l’ex segretario regionale del Pd ha ricordato che “la Sardegna è una Regione a statuto speciale, questo significa più entrate, più soldi, di certo il concetto di insularità è stato tenuto in mente dai nostri padri costituenti”. Insomma, secondo Soru “un riconoscimento della condizione di insularità già esiste, pensiamo alla ripartizione delle risorse per le aree sottoutilizzate, o all’assegnazione dei fondi nazionali per le politiche di coesione europee”. “Non la penso come Soru – taglia corto Floris intervenendo subito dopo – la diversità tra essere in un’Isola e in un contesto nazionale è palese. Diversi studiosi sardi e non solo attribuiscono alla insularità un deficit di circa il 15% sulla produzione”. Ed è vero che “la Sardegna deve smettere di arrivare sempre con la mano tesa a Roma, ma ciò è possibile solo se si è in grado di competere con gli altri territori alla pari, specie per i costi di produzione e trasporto”.

Soru, però, non ci sta: “In Europa son tante le regioni ultraperiferiche, le isole sono in un insieme di aree geografiche sfavorite”. Per questo, “prima di pensare alle responsabilità altrui bisognerebbe guardare a quelle della politica; per il nostro sottosviluppo siamo responsabili noi o il destino cattivo che ci ha fatto nascere in un’Isola? Vogliamo la medaglia dell’insularità, magari questo ci consentirebbe di avere anche altri soldi, ma non dimentichiamo che 2.500 euro per ogni abitante sardo arrivano dai cittadini lombardi”. Quindi: “E’ dignitoso chiederne altri? E se abbiamo una sanità peggiore di quella lombarda è perché siamo un’isola o perché l’abbiamo gestita male? E se abbiamo il più alto tasso di dispersione è perché siamo un’isola o perché c’è qualcosa che non funziona?”. A quel punto l’ex sindaco di Cagliari ha preso di nuovo la parola solo per ricordare che “non è che questo governo e quello che verrà vedano proprio di buon occhio le regioni a statuto speciale ed è anche probabile che questo titolo a noi non serva più. Ma la questione insularità resta”.

 

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