Non si è ancora alzato in volo che l’elisoccorso continua a sollevare un polverone di polemiche. Stavolta l’oggetto del contendere è la stipula del contratto preliminare tra Azienda per la Tutela della Salute e Geasar, l’ente gestore dell’aeroporto di Olbia, per la subconcessione in uso degli spazi dello scalo per l’esercizio dell’attività di elisoccorso.
“A cosa serve l’Agenzia dell’Emergenza e Urgenza, se gli atti ancora una volta vengono firmati dall’Ats?”, contesta il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci. Le cose non stanno così, spiega il dg dell’Ats Fulvio Moirano all’ANSA. “Facciamo quanto previsto dalla delibera di Giunta, non passando sopra la testa del direttore dell’Areus Giorgio Lenzotti, ma in accordo con lui – chiarisce il dg – anche perché Areus non ha ancora una struttura amministrativa”. Cappellacci sostiene anche che “il preliminare con Geasar e quelli in preparazione per Elmas e Alghero confermano l’impostazione di una Giunta che spreca soldi e offre meno servizi ai cittadini”. Il contratto, aggiunge l’ex governatore, “stabilisce un canone annuo di oltre 261 mila euro più Iva per quattro anni, ovvero una cifra complessiva che supera abbondantemente il milione di euro. Con meno della metà la Regione avrebbe potuto costruire una base nuova di zecca, di proprietà”. “Nessun dispendio di risorse – replica Moirano – gli accordi con gli aeroporti riguardano i lavori di adattamento delle piste dedicate all’eliosoccorso”.
