Chimica verde, sciopero a Porto Torres. La Regione condivide la protesta

Condividiamo le ragioni della protesta che sono conseguenti a una situazione di sofferenza e disagio dell’area industriale di Porto Torres e del territorio: consideriamo la manifestazione una forte spinta che rafforza la posizione della Regione nell’interlocuzione con l’Eni e con il Governo”. Così l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, alla vigilia dello sciopero indetto per domani a Porto Torres dai sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil. “La Regione – sottolinea l’esponente della Giunta – sta lavorando da tempo per supportare la chimica verde, così come sancito dal protocollo d’intesa siglato nel 2011. Non siamo stati fermi – ribatte l’assessore alle critiche del sindacato – strategia di specializzazione intelligente, programma di sviluppo rurale, piano regionale di sviluppo e fondi Jessica rappresentano le iniziative portate avanti dalla Giunta per lo sviluppo del settore della bioeconomia”. “Stiamo predisponendo, inoltre – prosegue Piras – un pacchetto di Green Public Procurement che agevolerà l’utilizzo di bioplastiche e biomateriali. L’Eni deve mantenere gli impegni assunti davanti a Governo e Regione sulla chimica verde. Se il protocollo d’intesa del 2011 non è più attuale, la Regione – annuncia – è pronta a ridiscuterlo in sede di tavolo regionale e ministeriale. Sono due le condizioni che poniamo: che il totale degli investimenti rimanga invariato e che gli stessi investimenti riguardino interventi produttivi e di stimolo per l’indotto”. I temi della chimica e la presenza di Eni sono tra le priorità della riunione con le rappresentanze sindacali che è stata convocata dal presidente Pigliaru nei prossimi giorni. Obiettivo è l’attivazione di tavoli specifici di condivisione e programmazione sulle principali urgenze e sulle iniziative da adottare insieme.

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