Cagliari, la doppia vita dell’Anfiteatro: “Monumento e luogo di spettacolo”

L’Anfiteatro Romano di Cagliari diventerà un monumento “visitabile” e allo stesso tempo potrà continuare a svolgere il ruolo di luogo di spettacolo e attività culturali. Il futuro si trova scritto nella delibera della Giunta comunale – approvata su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Luisa Anna Marras – che fissa le linee guida del concorso di idee per il recupero e la riqualificazione della più importante testimonianza di epoca romana in città e nell’Isola e per la quale è stato stanziato oltre 1.300.000 euro con il piano triennale delle opere pubbliche.

Il concorso, aperto a professionalità esperte le cui diverse idee progettuali saranno messe a confronto, si dovrà basare su tre linee guida. La prima tiene conto del fatto che in origine si accedeva all’Anfiteatro a sud, attraversando uno dei quartieri più eleganti della città nell’area della Villa di Tigellio, lungo la strada che passava attraverso l’attuale Orto Botanico. La seconda riguarda la valorizzazione dei collegamenti sotterranei, in particolare del percorso di circa 96 metri che collega l’Anfiteatro al “cisternone” dell’Orto dei Cappuccini. La terza direttrice è legata al viale Buoncammino, punto di collegamento tra la zona dell’Anfiteatro e il quartiere di Castello. L’intervento dovrà prevedere la rimozione delle strutture ancora presenti e il restauro del monumento, la predisposizione di un percorso per i visitatori e la sistemazione di uno spazio da 2.000-2.500 posti per lo svolgimento di spettacoli che non dovrà interessare le attuali gradinate e l’arena, tenendo conto di eventuali reperti archeologici affiorati nel corso dei lavori. I progettisti dovranno inoltre adottare delle soluzioni tecniche nel segno della sobrietà e semplicità e guardando ad aspetti come l’innovazione, il risparmio energetico, l’impatto ambientale e l’eco-compatibilità dei materiali.

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