Casa Gramsci di Ghilarza dichiarata monumento nazionale

La casa di Ghilarza dove Antonio Gramsci visse dal 1898 gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza con i suoi familiari, diventa “monumento nazionale“: il Senato approva con 161 sì, 27 no e 31 astenuti il provvedimento, promosso da Caterina Pes del Pd, che attribuisce lo status di monumento ad un edificio visitato, spiega Luciano Uras (Misto), da “migliaia di persone ogni anno”, sinora gestito “da un gruppo di volontari eroi” praticamente senza i fondi necessari.

Contro il ddl, già approvato dalla Camera, hanno votato no i senatori del M5S. “Il fatto che ora sia diventata monumento nazionale – osserva ancora Uras – significa che scattano delle responsabilità non solo per tenerla in piedi, ma anche per tenerla aperta”. Gramsci, il cui “genio” e la cui “grandezza” sono stati riconosciuti da quasi tutti i gruppi parlamentari, “non è mai stato trattato dall’Italia come avrebbe meritato”, afferma Uras. Con il via libera a questo ddl, almeno, si aiuta a “preservare la memoria” di quello che anche Emilio Floris (FI) ha definito “uno dei più grandi pensatori del XX secolo”.

“La dichiarazione della Casa Gramsci di Ghilarza come monumento nazionale è un fatto importante sul piano simbolico per quello che ancora oggi rappresenta il pensiero dell’intellettuale e politico sardo nel mondo e per la possibilità che le nuove generazioni possano ancora giovarsi del suo insegnamento.” Cosi ha dichiarato il Senatore Silvio Lai, intervenuto nel dibattito in Senato. “Per noi sardi – ha sottolineato Lai – Antonio Gramsci è prima di tutto un sardo, parte del nostro modo orgoglioso di essere popolo. Ma sappiamo che Gramsci è un intellettuale nazionale, patrimonio inestimabile della storia del nostro Paese che ha ben chiari i valori della democrazia, della libertà, dell’antifascismo. Il suo “odio verso gli indifferenti” è quanto mai attuale e resta un lucido insegnamento nel momento in cui proviamo a combattere il distacco e la disaffezione, consapevoli delle responsabilità che appartengono alla politica ma coscienti che della buona politica che consente la partecipazione, che spinge alla responsabilità, che stimola la passione si può contrastare l’indifferenza che confina con la rassegnazione”.

“È un atto di riconoscimento alla figura di Gramsci, alle sue origini, al suo legame con la Sardegna”, ha detto Francesco Berria, presidente della Fondazione Berlinguer. “La Fondazione, la famiglia Gramsci Paulesu, la Fondazione Gramsci di Roma, il Comune di Ghilarza procedono ora alla registrazione degli atti costitutivi della Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza. La nuova Fondazione ha radici in Sardegna e nei luoghi di origine di Gramsci, avrà sede nella sua casa di Ghilarza, ne cura gli oggetti, la memoria e riconosce questo contesto come centrale per la sua attività. Il riconoscimento del Museo è tra gli obiettivi prioritari. La dimensione di Gramsci è universale, l’intellettuale sardo ha parlato e parla al mondo e ne è stato uno dei più lucidi interpreti.. Oggi è studiato anche molto al di là dei confini dell’Europa. A questo orizzonte si propone di guardare la Fondazione Casa Museo Gramsci”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share