Meridiana, ecco il Piano industriale

Contratti Air Italy, uffici a Olbia e nuova sede a Napoli: ecco i progetti della Compagnia.

Meridiana ha presentato questa mattina il tanto atteso Piano industriale alla Regione. Si punta sui contratti Air Italy e su Napoli, pur mantenendo le basi storiche della compagnia. Uffici a Olbia e rinnovo della flotta. Si punta anche sulle rotte internazionale, sull’attività charter e su Milano e Roma da Olbia per la Continuità territoriale 1. Porte aperte anche alle rotte della Continuità territoriale 2, a patto che la Regione offra le condizioni necessarie. Piano industriale che conferma in larga parte tutte le previsioni avanzate nei mesi scorsi. Piano industriale già anticipato nel prospetto informativo dell’ultimo aumento di capitale di Meridiana, che i sindacati lamentavano non fosse mai stato presentato alle istituzioni e proprio alle parti sociali. Ma vediamo nel dettaglio i punti salienti della strategia del vettore dell’Aga Khan che verranno presentati domani mattina al Governo nell’incontro che si svolgerà a Roma presso il ministero del Lavoro.

Si prosegue accentrando le attività su Air Italy

I sindacati e i lavoratori pare debbano mettersi l’anima in pace. Sarà Air Italy il centro dell’attività di Meridiana. Una contraddizione in termini solo apparente. Nel Piano industriale si parla infatti di “sottoscrizione del nuovo contratto aziendale di lavoro in Meridiana fly sulla falsariga delle condizioni economiche e di impiego di quello vigente in Air Italy, con la ridefinizione del perimetro di business dalla compagnia aerea controllata Air Italy in qualità di capacity provider del Gruppo con conseguente accentramento dei rapporti commerciali, di vendita e di tesoreria presso la controllata Meridiana fly”. Una unica compagnia con due sigle, ma i contratti saranno quelli leggeri di Air Italy. Il nuovo corso passa anche per il “ridisegno del network operativo complessivo, anche con il supporto di esperti del settore, allo scopo di meglio focalizzare l’attività in termini di rotte / frequenze / capacità offerta, confermando l’eliminazione di rotte in perdita e al di sotto della massa critica”. Nuovi network con Air Italy al centro del progetto.

Nuove rotte internazionali di medio raggio e sviluppo dello scalo di Napoli

Napoli favorito ai danni della Sardegna? Vero in parte. Nel senso che il Piano industriale prevede sì lo “ sviluppo nazionale e internazionale dello scalo di Napoli, ma con il consolidamento delle basi storiche”. Così come la “previsione di lancio di nuove rotte a livello internazionale, specie di medio raggio, confermando la strategicità della destinazione Sardegna come traffico incoming” dimostrano che l’Isola sarà al centro del progetto futuro di Meridiana. Come confermato nell’incontro in Regione davanti al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore ai Trasporti, Massimo Deiana: Meridiana era rappresentata dal presidente Marco Rigotti, l’amministratore delegato Roberto Scaramella, l’ad di Meridiana Maintenance Ivano Pippobello e il direttore Risorse umane, Paolo Carcone. Nel corso dell’incontro Meridiana ha sottolineato l’importanza strategica della Sardegna nei programmi futuri della compagnia, con il mantenimento e il graduale sviluppo delle rotte operate da e per l’isola. L’azienda ha illustrato ai vertici della Regione il Piano industriale e l’attuale contesto competitivo, nonché la necessità di avvalersi della controllata Air Italy, al fine di raggiungere un equilibrio economico e dare continuità all’attività della compagnia. I possibili interventi a supporto del piano di mobilità saranno discussi nel dettaglio nel corso degli incontri a livello ministeriale, a partire dal prossimo che si terrà domani presso il Ministero del Lavoro.

Rigotti: “Quattro anni di Cassa integrazione all’80% dello stipendio senza che si sia trovato un accordo sul contratto”

Il presidente di Meridiana Spa, Marco Rigotti, davanti all’assessore all’Industria della Regione, Maria Grazia Piras, è intervenuto a un incontro di Confindustria a Sassari: ribadendo l’assoluta contrarietà dell’azienda all’ipotesi di nuova Cassa integrazione Guadagni per gli esuberi (congelati) di Meridiana. Rigotti ha sostenuto l’importanza degli ammortizzatori sociali in presenza di situazioni di crisi strutturali, ove le imprese si trovino costrette a ridurre il numero dei loro dipendenti. E’ però necessario che queste forme di sostegno siano temporanee, in modo da stimolare la ricerca di occupazioni alternative. “Nel caso di Meridiana l’esistenza di un rilevante numero di persone in esubero è nota dal 2011, è stato concesso un trattamento di cassa integrazione per quattro anni pari all’80% dello stipendio, senza alcun tetto, grazie allo speciale regime vigente nel settore del trasporto aereo – ha spiegato Rigotti – l’azienda si è inoltre impegnata ad impiegare il personale navigante con il meccanismo della cassa integrazione a rotazione, garantendo così il mantenimento delle certificazioni di volo”.

“In questi anni, mentre il tempo della Cassa Integrazione Straordinaria scorreva inesorabilmente, non si è raggiunto alcun accordo di revisione contrattuale (sia sul trattamento economico, sia sulle regole d’impiego del personale navigante, ndr) – ha proseguito il presidente della Holding – si è dunque persa un’occasione per rendere più competitiva Meridiana fly. Alcune sigle sindacali inoltre hanno spinto i lavoratori a rifiutare l’offerta di lavoro di Air Italy, quando la compagnia controllata da Meridiana fly ha avuto necessità di assumere personale navigante. Oggi queste stesse organizzazioni sindacali – ha dichiarato Rigotti – chiedono una proroga di due anni di Cassa integrazione”.

Mercato charter e Continuità territoriale. Olbia sede unica per gli uffici

Nel Piano industriale la compagnia aerea di proprietà del Fondo Akfed, che fa riferimento al principe ismailita Karim Aga Khan, ha poi confermato la “focalizzazione sul mercato charter su destinazioni ad alto valore aggiunto, la concentrazione dell’attività in “Continuità Territoriale 1” (Milano Linate / Roma Fiumicino) su Olbia, non ritenendo sostenibile economicamente il nuovo meccanismo di continuità territoriale su Alghero e Cagliari; conferma dell’attività in “Continuità Territoriale 2” (Sardegna verso altre città italiane) previa verifica delle condizioni economiche offerte dal futuro nuovo bando di gara”. Si cercherà, inoltre, una “integrazione delle principali funzioni “ground” e di staff tra le varie società del gruppo, concentrando ove possibile in unica sede le risorse stesse in modo da evitare duplicazioni e inefficienze”. Questo dovrebbe confermare la centralità della Sardegna, con il mantenimento degli uffici a Olbia che resterebbe l’unica sede della compagnia. Cosa ribadita con la chiusura degli uffici Air Italy a Gallarate. Nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse e dei servizi, il Piano industriale prevede anche “l’integrazione dei sistemi informativi e di comunicazione tra le varie società del Gruppo”.

Flotta con un unico tipo di aerei

Confermata anche “la graduale armonizzazione della flotta operativa con le connesse sostituzioni a fine leasing”, come già annunciato dalla compagnia. Meridiana che in passato aveva molti modelli diversi aeromobili, punterà decisamente su un unico modello che sarà quello dei Boeing. In questa direzione anche la “armonizzazione dei contratti di fornitura di servizi, con revisione degli aspetti economici e gestionali; il ridimensionamento dei contratti di servizi “non core” con ottimizzazione degli overheads anche tramite revisione dei processi e dell’organizzazione a livello di Gruppo; l’implementazione di nuove campagne commerciali e di vendita, attraverso “one brand strategy” e con politiche tariffarie con 3 livelli (basic, premium, top); lancio di un nuovo programma frequent flyer con estensione partnership; la stabilizzazione e normalizzazione della gestione del circolante, tra cui i tempi medi di incasso e pagamento anche con specifici accordi con fornitori strategici”. Infine sotto l’aspetto più strettamente finanziario c’è la “rimodulazione e consolidamento dei rapporti con le banche in termini di condizioni e affidamenti, garantendo la flessibilità nella gestione della liquidità”.

La Cisl: “Piano di dismissione o di rilancio?”

In merito all’incontro in Regione tra Pigliaru e Deiana e i vertici di Meridiana, è intervenuta anche la Cisl, che si domanda: “Ma è un Piano di dismissione o rilancio? L’auspicio è che l’azienda colga l’occasione del tavolo ministeriale per chiarire al sindacato le sue reali intenzioni – spiega Gianluca Langiu, responsabile della Fit-Cisl per la Gallura – e così abbiamo ribadito al Governatore Pigliaru la necessità di sostenere davanti al Governo la proroga di altri due anni della Cassa integrazione”. Ma il famoso perimetro aziendale che i sindacati chiamano in causa per i lavoratori, Meridiana non lo vede proprio: a meno che non lo si consideri svuotato di 1634 lavoratori.

Giandomenico Mele

 

 

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