Quartu, operazione amarcord al Beach Arena. L’omaggio di Delunas a Orrù

Il sindaco di Quartu Sant’Elena, Stefano Delunas, appassionato di musica, organizzatore e assiduo frequentatore di quelli che sono stati i locali storici della città che oggi amministra, venerdì sera è stato tra i protagonisti dello spettacolo “Voci, Luci & Colori del Club Ottocento” organizzato all’Operà Beach Arena. Obiettivo ricordare il rinomato circolo della scena quartese che ha chiuso i battenti a metà degli anni ’90 dopo un ventennio di attività. I giovani di allora, tra cui proprio Delunas, a dieci anni dalla scomparsa del suo fondatore Alberto Orrù, hanno scelto di omaggiarlo ritrovandosi tutti insieme per un amarcord di fine agosto. Orrù è stato ricordato come un istrione, mecenate, allenatore, conduttore radiofonico di Radio C2 (oggi StudioOne) e personaggio esemplare simbolo della rifioritura culturale e sociale di Quartu.

Il club Ottocento non ha dalla sua solo la longevità e l’entusiasmo con cui è stato gestito, ma ha saputo riconoscere grandi talenti e ne ha reclamato la presenza tra le sue mura: un sedicenne Alex Britti con la sua predisposizione alla chitarra blues, Elio e le Storie Tese, i Tazenda, Andy Luotto, Paolo Fresu, Antonello Salis e molti altri.

A questo si aggiunge la volontà di creare una Fondazione dedicata a Orrù che sarà lo stendardo di una rassegna concertistica estiva a partire dal 2017 e di alcune iniziative sociali seguendo l’impegno di Alberto. Prendendo spunto anche dalla vicenda esemplare di Tony Osanah, chitarrista, liutaio e cantante argentino di nascita, ma di adozione prima brasiliana, poi sarda e infine tedesca, Stefano Delunas ha manifestato la sua intenzione di importare un’operazione di recupero e reinserimento dei carcerati isolani tramite la realizzazione di alcuni modelli di chitarre artigianali e l’apprendimento musicale.

Delunas, Maria Beatrice Orrù, sorella di Alberto, la cantante Tiziana Broi, Tony Osanah (in concerto con un quintetto composto da Piero di Rienzo al contrabbasso, Matteo Carrus al piano, Alessandro Garau alla batteria e Marcello Carro al sassofono) nel giro di sole due settimane hanno trascinato in questa serata –presentati dal giornalista Giacomo Serreli– più di quindici entusiasti musicisti sul palco affinché si potesse rievocare, senza troppa malinconia, ma con lo stesso spirito festante del tempo, l’atmosfera che contraddistinse il club quarant’anni fa e che -come ricorda Osanah- si era fatta una meritevole fama accanto ai nomi più ingombranti dei locali milanesi, romani e napoletani.

Alida Berti

(Nella foto dell’epoca, una serata al club)

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