Al Quirinale di Roma in mostra il presepe dell’artista Maria Crespellani

Sarà l’opera dell’artista cagliaritana Maria Crespellani a rappresentare la Sardegna alla mostra dei presepi allestita nella sala di Augusto del Palazzo del Quirinale sino al prossimo 7 gennaio. L’esposizione, inaugurata alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ospita i presepi provenienti da tutte le regioni e le province autonome d’Italia in un periodo in cui il Capo dello Stato riceve molte delegazioni internazionali.

Alla cerimonia di inaugurazione ha preso parte, insieme ai rappresentanti delle altre regioni italiane, l’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro. “Il presepe della Sardegna – ha detto Demuro nel presentare l’opera di Maria Crespellani al Presidente della Repubblica – vuole richiamare i luoghi dell’isola attraverso tre componenti caratteristiche come la pietra, la quercia e il lino e rispecchia il talento e la creatività delle donne, dotate di una sensibilità speciale”.

Demuro ha poi voluto sottolineare il significato dell’esposizione che “esalta il valore dell’unità nazionale nel rispetto delle peculiarità e delle vocazioni delle singole regioni”. La Regione Sardegna ha scelto l’opera di un’artista che ha proposto in moltissime occasioni scene tratte dalla Bibbia e dal Vangelo, pervase dalla sua fede e dal suo senso della vita.

Il presepe di Maria Crespellani in mostra a Roma
Il presepe di Maria Crespellani in mostra a Roma

Realizzato nel 1999, il presepe di Maria Crespellani segna un passaggio importante nel percorso creativo dell’ormai novantenne ceramista e scultrice cagliaritana che comincia ad inserire materiali tratti dalla natura sarda, in questo caso il sughero e la pietra, accanto alla terra bianca, da lei usata normalmente. Il racconto evangelico viene narrato attraverso piccole figure stilizzate in terracotta, mentre il ramo di sughero accresce le suggestioni dell’ambientazione. Per dare maggiore senso alla rappresentazione sacra, l’artista inserisce la scena della fuga in Egitto (episodio dell’infanzia di Gesù), che oggi richiama il dramma degli sbarchi dei migranti che fuggono da guerre e violenze.

La mostra è visitabile per alcuni giorni: 18, 23, 28 e 29 dicembre 2015, 4 e 5 gennaio 2016. L’ingresso è gratuito.

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